A Milano il progetto “Divertiti Responsabilmente”, per una guida responsabile

Dieci tappe per dieci grandi città, oltre 106 sedi provinciali dell’Aci, questi i numeri di un’iniziativa che fa della necessità di una cultura diversa al volante e sulle strade la propria bandiera; innumerevoli i progetti legati alla campagna, patrocinata da enti cittadini, regionali e nazionaliSpesso in bilico, ci si ritrova sospesi tra la morale spicciola e la soluzione che si vorrebbe razionale. Per questo piace il cambiamento.

Presentato orgogliosamente da Digeo e Automobile Club d’Italia, il progetto “Divertiti Responsabilmente” è materia di prevenzione, ma soprattutto cultura. Con il patrocinio di Regione Lombardia, della Provincia di Milano e del Ministero della Gioventù, l’evento è strutturato in tappe, diviso tra le 106 sedi provinciali dell’Aci e dieci città cardinali del “divertimento” giovanile. Alla presentazione, purtroppo un poco disertata da colleghi e addetti, colpisce notare l’interessamento e la partecipazione dei protagonisti.

Di fatto, giunta alla quinta edizione, la proposta convince in merito alle soluzioni pratiche. Intanto poiché, senza ipocrisie, promuove l’importanza del bere responsabile, dove questo giace nella consapevolezza o, come ha giustamente asserito l’Assessore Del Nero, nei valori culturali e nella responsabilità civica atta a formare uomini, donne e cittadini. Poi in virtù della volontà di promuovere interventi diretti atti anche a svincolare i ragazzi da un’idea di divertimento seriale, forzato sull’altare dell’alcol e delle feste a ogni costo.

Il Vicepresidente dell’ACI di Milano, Geronimo La Russa, tiene piuttosto a sottolineare l’abbassamento del numero d’infrazioni stradali, in materia alcol e droghe, tra il 2008 e il 2010, insistendo poi sulla necessità d’allungare i tempi di percorrenza delle linee ATM e d’istituire guidatori istituzionalizzati per chi ha superato la soglia legale di tasso alcolico o derivati. Concetti che a ogni modo, anche nella forma auto-responsabilizzante del guidatore designato, trovano largo spazio nelle proposte. L’obiettivo è proprio questo, ovvero trovare un canale di comunicazione con i giovani atto ad aprire non solo un percorso di sensibilizzazione, quanto un vero e proprio interscambio.

Al passo coi tempi, troviamo anche diramazioni dell’operazione tra social network ed etere. Più che utile, strettamente necessario, dovendo confrontarsi con le esperienze di giovani che – fino ai 24 anni – vedono come prima causa di morte proprio incidenti legati al consumo di alcol. Spazio dunque al simulatore di guida Ready2Go, oppure ancora alla pagina Facebook dove, parallela all’iniziativa, vi è la possibilità d’inserire le proprie video-testimonianze di guida sicura, nel progetto “Guida il tuo video”. Inoltre, a partire da settembre, la preziosa collaborazione della Fondazione Umberto Veronesi provvederà a distribuire nelle farmacie italiane oltre 22.000 kit di guida sicura EtilOk, composti da 3 etilometri monouso e sprovvisti di cromo.

Oltre ai divertenti video presenti su Facebook, Giudici di Gente Motori ha illustrato i risultati di una lodevole iniziativa organizzata dalla rivista: una giornata di test in pista per dieci giovanissimi neopatentati. Come testimoniato dal filmato, tante sono ancora le questioni da affrontare, per giovani e meno giovani. Tuttavia è da sottolineare quanto pregnanti simili iniziative siano essenziali per lo sviluppo dei ragazzi, oltretutto legati alle nuove norme che prevedono l’assoluto divieto d’assunzione di bevande alcoliche.

Andrea Gibelli, Vicepresidente della Regione Lombardia, rimarca la necessità di fare cultura piuttosto che di intimidire gli automobilisti. Già membro della Commissione Trasporti del Parlamento, si era trovato di fronte al difficile limite tra il risultato materiale e l’ideale complesso. Riflettendo sulla potenzialità o meno delle immagini di shock radicale (dalle pubblicità che mostrano le deformità conseguenti agli incidenti alle sagome lasciate sulle strade per una campagna ad hoc francese) e dunque sui taboo che ne derivano, ora tiene comunque a far presente che è in progettazione una proposta parlamentare – da parte della Regione Lombardia, che detiene il record negativo in questo campo – per una patente di secondo livello e per corsi di guida sicura dove poter sperimentare il pericolo e avere un controllo attivo.

Di fondo, dunque, un progetto e una mentalità che invitano prima di tutto alla cultura, alla responsabilità e alla consapevolezza, affinché i giovani di oggi siano valenti cittadini un domani. E non una sagoma su una strada notturna.

Daniele Ferriero

Fonte: www.cronacamilano.it

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