Le fantasie sessuali: sapete cosa sono?

fantasie-sessuali-eroticheLa nostra sessualità è mediata da un insieme complesso di fattori, tra i quali ritroviamo importantissima la fantasia sessuale. Spesso nella pratica clinica mi ritrovo con pazienti che sostengono di non avere fantasie.  Ma le fantasie le hanno eccome, solo che non ne sono consapevoli o sono inabituati a pensarci e a verbalizzarle.

La fantasia, spesso sotterrata da tabù e da rigida educazione, è presente infatti in ognuno di noi.

Ma che cos’è dunque la fantasia sessuale e a cosa serve?

Iniziamo a porre subito una chiara distinzione: avere una fantasia sessuale non significa desiderare necessariamente di mettere in atto quella situazione.

Ovvero, tra fantasia e desiderio c’è differenza.

La fantasia sessuale rappresenta “un film” erotico eccitante, utile ad alimentare ed attivare il nostro desiderio sessuale e dunque, di conseguenza, la nostra eccitazione sessuale, ovvero a “far partire” la sessualità, esattamente come il motorino di avviamento della nostra auto. L’immaginario erotico infatti, attraverso le fantasie sessuali, costituisce la nostra capacità di autoerotizzarci mentalmente.

In parole povere, quando immaginiamo (spesso non volontariamente) una fantasia sessuale – come ad es. il fare l’amore con uno sconosciuto – la nostra mente vive quell’immagine erotica a tutto tondo, “come se” la stessimo vivendo realmente, facendo sì che aumenti rapidamente in noi il desiderio sessuale e la conseguente eccitazione, con tutti i risvolti fisiologici ad essa correlati (es. erezione nell’uomo o lubrificazione nella donna).

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Dunque, se io immagino ad esempio di fare l’amore con uno sconosciuto e lo trovo eccitante, significa che mi piacerebbe che ciò accadesse davvero?

No, non necessariamente. Ciò che noi immaginiamo non sempre fa parte di ciò che desidereremmo mettere realmente in pratica nella nostra sessualità: è qui che si ritrova la differenza tra ciò che appartiene alla sfera del desiderio e ciò che appartiene alla sfera della fantasia ed è a questo livello che normalmente le persone tendono a fare maggiormente confusione, facilitando l’insorgere di enormi sensi di colpa.

La sfera del desiderio è costituita da ciò che io vorrei agire realmente nella mia vita sessuale. Spesso ciò che desidero, fa parte anche delle mie fantasie, costituendo un pensiero di per sè eccitante e sessualmente attivante.

Così, se ad esempio desidero fare l’amore in auto col mio partner, perchè trovo eccitante l’idea di essere in un “luogo pubblico” e poter essere dunque sorpresi, mi ecciterà molto probabilmente sia agire questo desiderio col mio partner (ndr. sfera del desiderio), che immaginare di agirlo (ndr. sfera della fantasia).

La sfera della fantasia sessuale o erotica invece, è costituita da immagini mentali che non necessariamente si desidera agire e che spesso sono eccitanti unicamente nella fantasia stessa. Ad esempio, una delle fantasie sessuali delle donne, è quella di essere “prese sessualmente con la forza e sottomesse”. Raramente però essa corrisponde ad un reale desiderio e se agita nella realtà, viene vissuta come fortemente spiacevole e per nulla eccitante.

Le tante ricerche sessuologiche sull’argomento hanno ormai ampiamente svelato i contenuti delle fantasie erotiche più comuni, sia per gli uomini che per le donne. Gli uomini sognano nell’ordine: di fare sesso con la propria partner, fare e ricevere sesso orale, fare sesso con più donne, essere dominanti, essere passivi e sottomessi, vecchie esperienze sessuali, guardare altre persone che fanno l’amore, provare nuove posizioni sessuali.  Le donne: fare l’amore con il proprio partner, fare e ricevere sesso orale, fare l’amore con un altro partner, fare l’amore in luoghi romantici o esotici, fare qualcosa di proibito, essere sottomesse, ricordare precedenti esperienze, sentirsi irresistibili, provare nuove posizioni sessuali.

Le fantasie sessuali sono un importante indicatore di salute psicosessuale, ma purtroppo capita che spesso vengano vissute con senso di colpa, non comprendendo la distinzione tra immaginare qualcosa e voler agire qualcosa, come illustrato nei paragrafi precedenti.

Perchè spesso si sperimenta senso di colpa?

Il senso di colpa è maggiore se il soggetto della fantasia non è costituito dal proprio partner: spesso, soprattutto le donne, temono che l’avere fantasie erotiche nelle quali il soggetto maschile sia uno sconosciuto, un attore o comunque, qualcuno di differente rispetto al partner, significhi che non si è più innamorate del proprio compagno o che non lo si desidera più.

Ma non c’è nulla di più errato di questa credenza: la ricerca ha infatti dimostrato che più tempo dura una relazione, più è facile che le persone, soprattutto le donne, abbiano fantasie divergenti, cioè su partner diversi dal proprio. Dopo circa due anni di vita di coppia è normale sostituire nelle proprie fantasie il proprio fidanzato col vicino di casa, lo sconosciuto o l’attore di Hollywood. Lo stesso vale per gli uomini.

Questo accade per motivi fisiologici, ovvero per far sì che la coppia possa restare unita, sebbene sia stata superata la fase di innamoramento e passione dell’inizio: cambiare partner nelle nostre fantasie non equivale ad un tradimento, perchè non costituisce qualcosa che desidereremmo realmente fare. Ma, esattamente come può farci sperimentare eccitazione il vedere la scena di un film, una fantasia erotica divergente aiuta a mettere pepe nella coppia e a mantenere vivo il desiderio, mantenendo di fatto la relazione stabile.

fantasie-sessuali-divergenti-convergentiSi deve parlare delle proprie fantasie al partner?

Non sempre, non necessariamente. Sebbene sia utile condividere almeno parzialmente il proprio immaginario erotico, così da creare e aumentare la complicità della coppia e creare un terreno comune da cui partire per “giocare” insieme, è bene che ognuno di noi mantenga alcune parti di sé come “segrete”, così da mantenere almeno una minima parte di mistero nel quale vivere la propria sessualità liberamente.

La fantasia sessuale consente di coltivare un “giardino segreto” dove possiamo immaginare di fare o essere quello che vogliamo, mantenendo accesa la fiamma del desiderio. Quindi coltivare questo giardino può essere d’aiuto, per ritrovare o aumentare l’eccitazione quando c’è un calo del desiderio.

Nel caso si voglia condividere il proprio immaginario erotico col partner è bene spiegargli però se quel che gli stiamo raccontando fa parte della sfera della fantasia, e serve dunque per giocare a fantasticare insieme, o se fa parte della sfera del desiderio, ed è quindi qualcosa che vorremmo sperimentare con lui realmente.

Ricordiamoci infatti che la confusione tra fantasia e desiderio può far sì che il nostro partner fraintenda il senso di ciò che stiamo condividendo, generando anche spiacevoli reazioni e critiche.

In molti casi la condivisione di una fantasia e/o di un desiderio è considerata eccitante per il partner. Quando condividiamo una fantasia e ancora più un desiderio però dobbiamo accettare il fatto che il partner potrebbe non condividerli, ovvero potrebbe per ragioni personali (educazione, tabù, sensi di colpa, ecc) non voler giocare a fantasticare con noi o mettere in pratica il nostro desiderio. Questo non costituisce un rifiuto totale di noi da parte del partner, ma del singolo desiderio o della singola richiesta di condivisione di una fantasia che gli abbiamo fatto.

 

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