Quale emozione dura più a lunga? Il ruolo della ruminazione

ruminazioneAlcune emozioni durano più a lungo rispetto ad altre, ma quale richiede in media quattro giorni per passare? Secondo lo studio pubblicato sulla rivista di Springer Motivation and Emotion, condotto da Verduyn e Saskia Lavrijsen (Verduyn & Lavrijsen 2014) dell’Università di Lovanio in Belgio la tristezza è l’emozione che dura più a lungo.

I ricercatori belgi hanno chiesto 233 studenti delle scuole superiori di ricordare recenti episodi emotivi e segnalare la loro durata. I partecipanti dovevano anche rispondere alle domande circa le strategie che utilizzano per valutare e gestire queste emozioni.

Differenze significative nella durata sono state effettivamente constatate: su una serie di 27 emozioni, la tristezza è durata più a lungo, mentre vergogna, sorpresa, paura, disgusto, noia, irritazione o sensazione di sollievo passavano più rapidamente.

Perché ci si può sentire tristi fino a 240 volte più a lungo di quanto non vergognandosi, essendo sorpresi, irritati o annoiati?

Perché la tristezza spesso va di pari passo con gli eventi di maggiore impatto come un lutto, quindi abbiamo bisogno di più tempo per comprendere quello che è successo fino in fondo e farvi fronte.

È interessante notare che la noia è tra le emozioni vissute più brevi. Verduyn e Lavrijsen dicono che questo significa che, anche se il tempo sembra passare lentamente quando ci si annoia, un episodio di noia in genere non dura così a lungo.

I ricercatori hanno scoperto che le emozioni che durano per un tempo più breve, sono in genere suscitate da eventi ai quali attribuiamo una bassa importanza. D’altro canto, emozioni durature tendono ad essere causate da eventi che hanno forti implicazioni e creano maggiori preoccupazioni per l’individuo.

Inoltre, la durata stessa permette di distinguere tra emozioni altrimenti molto simili tra loro: per esempio, il senso di colpa è un’emozione che persiste molto più a lungo della vergogna, mentre l’ansia si sofferma più a lungo della paura.

Il ruolo della ruminazione

“La ruminazione è il determinante centrale del perché alcune emozioni durano più a lungo rispetto ad altri. Le emozioni associate con alti livelli di ruminazione dureranno più a lungo“, dice Verduyn, spiegando il ruolo che tale pensiero costante e ripetitivo ha sull’esperienza di emozioni positive e negative.

“Le emozioni di durata inferiore sono tipicamente – ma, naturalmente, non sempre – suscitate da eventi di importanza relativamente bassa D’altra parte, emozioni durature tendono ad essere associate a qualcosa molto importante,” Lavrijsen spiega ulteriormente. La sensazione dura mentre una persona ripensa agli eventi e alle conseguenze più e più volte, come se questa venisse reiterata dal proprio pensiero e funzionamento mentale.

Se la durata quindi è amplificata dalla nostra mente, meglio non pensare continuamente al problema: rimuginare prolunga solo la sofferenza e continua a mantenerci legati ad una dimensione di impasse emotivo.

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