1) Sono un ragazzo che ha superato da poco i trent’anni, e ho la quasi totale assenza di peli su gambe e addome. Ciò può apparire una banalità, basti pensare che ora va molto di moda la depilazione maschile, ma la mancanza di peli mi ha provocato fin dai primi tempi successivi alla pubertà, una certa inferiorità nei rapporti con i miei coetanei e successivamente, un difficile approccio con le ragazze. Esistono cure in merito? Nel ringraziarla anticipatamente, porgo distinti saluti.
Claudio, Brescia
Caro Claudio,
da ciò che lei descrive il problema sembra essere riconducibile ad una glabrità parziale. Le consiglio pertanto di rivolgersi ad un dermatologo che saprà indicarle eventuali possibili soluzioni. Ciò che mi sembra importante invece sottolineare è come questo aspetto di lei abbia condizionato nel tempo la sua sessualità, facendole percepire un senso di inadeguatezza rispetto ai suoi pari e all’altro sesso. Rispetto a quest’ultimo aspetto, le consiglio di consultare uno psicoterapeuta, che potrà aiutarla a comprendere ed affrontare questo suo disagio.
2) Con mia moglie duro appena 5 minuti, mentre con l’amante a volte, dopo circa un’ora di rapporto, il piacere non arriva e accuso una relativa perdita dell’erettilità. Quali sono le possibili cause?
Raffaele, Orvieto
Caro Raffaele, per rispondere con precisione alla sua domanda, sarebbe utile approfondire il caso attraverso un’indagine più puntuale, che tenesse conto di diversi fattori, che dai pochi dati a mia disposizione, non sono valutabili. Genericamente, posso dirle che può capitare di avere prestazioni ottimali con l’eventuale amante a fronte di pessime prestazioni con la fidanzata o la moglie, per differenti motivi: un disturbo può essere limitato ad una partner e non alle altre, magari perché con quella partner si è più in ansia, si ha meno desiderio, si è “condizionati negativamente” sulla scia di vecchie brutte esperienze, non si è più attratti fisicamente, il suo odore non ci piace più, ecc. Le motivazioni possono essere le più svariate. Quello che le consiglio però, se vuole riuscire a ritrovare un’intimità serena e soddisfacente anche nelle mura domestiche, è di rivolgersi ad uno psicoterapeuta esperto in sessuologia, che potrà indagare con lei approfonditamente questi aspetti e inquadrando il problema, potrà aiutarla a farvi fronte.
3) Gentile dottoressa, sono una ragazza a cui è stato asportato l’utero, insieme alle ovaie, in seguito a tumori ovarici. Intervento non conservativo, purtroppo, ma dal punto di vista della salute risolutivo. Il mio problema, oltre alle cicatrici psicologiche e fisiche date non tanto dall’intervento quanto dai vari effetti della chemio precauzionale e preventiva che sto facendo, riguarda anche la possibilità di riavere il piacere di pari intensità a quelli precedenti l’isterectomia. Sono relativamente fresca d’intervento e, ripeto, sto anche facendo terapie chemioterapiche, con tutto che psicologicamente non mi sento splendidamente e possono esserci mille attenuanti, ho però notato che il piacere provato adesso è molto più debole e meno profondo. Finché non ho scoperto, leggendo, che per alcune donne l’utero gioca un ruolo importante al momento dell’orgasmo, non sapevo neppure esistesse la suddivisione tra orgasmi uterini e vaginali. Sono davvero destinata a dovermi accontentare di mezzi piaceri per il resto della vita o c’è una possibilità d’incrementarli anche soltanto con i mezzi rimasti? E’ possibile poter riprovare le stesse sensazioni, se non a livello qualitativo, almeno dal punto di vista quantitativo anche senza utero, tenendo anche conto che nel piacere, al di là di un discorso meccanico e fisico è coinvolta anche (o soprattutto) la mente?
Donatella, Perugia
Cara Donatella, l’intervento che ha subito e le seguenti terapie, hanno messo a dura prova l’immagine che lei ha di sé stessa come donna. La mente, come giustamente sottolinea lei, è il nostro vero “organo sessuale”, poiché senza un impulso da parte del cervello in seguito ad uno stimolo fisico o immaginativo, non vi è né eccitazione, né tantomeno orgasmo. Dunque, credo che quello su cui lei debba lavorare di più, magari supportata da una psicoterapia che la aiuti a ritrovare quella dimensione di femminilità che è stata tanto minata dalle terapie mediche, sia la sua percezione di sé come donna, capace di sedurre, attrarre, desiderare, eccitarci e provare piacere. L’utero certo ha la sua utilità, ma una donna che subisce l’isterectomia non diviene certo una donna senza orgasmo! Lavori su di sé, per ritrovare questa nuova dimensione intima, sia con sé stessa che in coppia e riuscirà a sperimentare nuovamente una sessualità appagante.
4) Attualmente, stando a quanto dice una mia amica, il suo ragazzo starebbe morendo di tumore ai polmoni, solo che, effettuando delle ricerche, abbiamo scoperto che questo ragazzo non esiste. Inoltre non è la prima volta che muore qualcuno con cui lei dice di avere un legame… è già successo in passato, quella volta però il ragazzo esisteva veramente, pur non avendo con lei alcun tipo di relazione. Di casi, poi, ce ne sono molti altri: il migliore amico del suo ex ragazzo che la molesta; sua cugina che sistematicamente la maltratta e le ruba tutti i ragazzi ai quali è interessata; costanti problemi di salute… Ha anche spesso degli svenimenti e a questo punto viene da chiedermi se quegli svenimenti siano reali o meno… Ad ogni modo, le storie che inventa, servono sempre a farla compatire. Quello che mi chiedo e le chiedo è: come si fa a inventarsi storie d’amore malate, in tutti i sensi? Eppure ho sentito più persone che hanno questo brutto e insensato vizio.
Diana, Pistoia
Cara Diana, credo da quanto mi scrive, che la sua amica abbia necessità di ottenere la vostra attenzione ed abbia trovato questa bizzara modalità per esprimere questo bisogno. Le stia vicino e provi a convincerla a rivolgersi ad uno psicoterapeuta che potrà aiutarla a trovare un modo più sano per sentirsi adeguata, amata e accolta da chi le sta intorno.
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