Vero salute 7

1)  Cara dottoressa, da circa un anno il mio marito ha un calo della libido. Lui ha 42 anni. Il nostro rapporto sessuale è sempre stato ottimo, ma ultimamente lui non si sente stimolato, non sente il desiderio. Ne abbiamo parlato e vedo che soffre per questo e si sente a disagio perché non riesce a capirne il motivo. Vorrei sapere se esiste della letteratura semplice da fargli leggere per capire meglio la condizione e le possibili cause (calo testosterone, stress, eccetera) e se mi può consigliare dei prodotti naturali o di omeopatia da provare, nonché particolari prodotti alimentari da proporgli. Se volessimo fare degli esami da dove bisogna cominciare? Grazie dell’aiuto.

Licia, Vercelli

 

Cara Licia, il calo del desiderio sessuale può avere differenti cause. Vi possono essere cause fisiche (es. ormonali, patologie sistemiche, ecc) , cause intrapsichiche ( es. problemi sul lavoro, stress, etc) e cause relazionali (es. Problemi di coppia, familiari, ecc). Non essendoci una causa commune e univoca per tutti per questo tipo di disturbo, ciò che le posso consigliare è di rivolgersi in primis al medico di base che potrà escludere, attraverso esami specifici, cause organiche e, in quell caso, indirizzarla  da uno psicoterapeuta sessuologo per una terapia sessuologica adeguata.

2)  Sono ragazza di 30 anni sposata da 5 anni e con un figlio. Da un anno circa sono in crisi con mio marito, perché ho avuto una sbandata per altro ragazzo, sposato pure lui, e il mio compagno l’ha saputo. Adesso è da un anno che non abbiamo più rapporti. Lui si è chiuso dentro di sé e non vuole affrontare il discorso, dicendo che non mi fida più e che l’ho deluso e quindi sta con me solo per il figlio. Come posso migliorare la mia situazione? Devo cercare di parlargli, o meglio lasciarlo stare? Che comportamento devo prendere con lui, visto che mi ignora e non mi parla? Grazie mille.

Addolorata, Reggio Calabria

 

Cara Addolorata, il tradimento rappresenta una grave ferita inferta alla relazione di coppia. Nonostante si cerchi di superarlo, spesso lascia strascichi difficili da affrontare da soli. Provi a parlargli apertamente, seppur con tatto, esprimendogli ciò che prova e sente, i suoi desideri, i suoi bisogni, la sua voglia di ricostruire un rapporto vero e provi a questo scopo a proporgli di affrontare questo argomento con l’aiuto di uno psicoterapeuta di coppia, che vi aiuti a capire come si è arrivati fino a quel punto nella relazione e come farvi fronte ora.

 

3)  Buongiorno volevo gentilmente sapere se, in mancanza di gravi malattie, la mancanza di spermatozoi può sopraggiungere in un momento della vita e quali possono essere le cause. La ringrazio.

Fabio, Sorrento

Caro Fabio, la completa assenza di spermatozoi nel liquido seminale viene definita clinicamente come azoospermia. Se nell’eiaculato si trovano anche solo pochissimi spermatozoi, la situazione clinica viene definita criptozoospemia. Le cause di questa assenza possono essere due: la prima è rappresentata da vie seminali  mancanti od ostruite, in questo caso si parla di azoospermia ostruttiva; la seconda è rappresentata da un grave danno della spermatogenesi. In questo caso vi è l’assenza di produzione degli spermatozoi a livello testicolare ed allora si parla di azoospemia secretiva o non ostruttiva. L’azoospermia ostruttiva corrisponde al 40% di tutti i casi . L’ostruzione può essere il risultato di difetti riscontrati nei canali coinvolti nel trasporto del liquido seminale, può essere presente dalla nascita (congenita) oppure a causa di infezioni, interventi chirurgici, traumi. Spesso la causa è genetica, ma infiammazioni, infezioni, cisti a livello delle vie seminali sono altre cause frequenti da valutare. Le azoospermie secretive, cioè non ostruttive, non sono infrequenti e generalmente questa situazione è accompagnata da un innalzamento di alcuni ormoni come l’FSH e da un ridotto volume testicolare.

 

4)  Sono una ragazza di 21 anni. Ho una relazione che dura da 2 anni e mezzo, sono sempre stata molto focosa e molto passionale, che nel rapporto sessuale intravede unione fisica, mentale, emotiva, erotica. Le prime 2 settimane tutto è stato una favola, poi per lui sono iniziati problemi lavorativi, stress, preoccupazioni nella vita familiare e personale, precariato, debolezza fisica, problemi di sonno, mancanza di lucidità. Sono due anni che grido aiuto e non resisto più. Lui può stare anche un mese senza sesso, io lo farei più volte tutti i giorni, non riesco a sfogare le mie fantasie e ogni volta che succede io andrei avanti per ore, invece lui è subito esausto, quindi è ancora più frustrante; anche ricorrendo all’autoerotismo non mi basta, perché desidero sviluppare una relazione profonda con lui. Ho momenti in cui fatico a dormire e a reagire, perché lo stress e la frustrazione mi soffocano. Mi può aiutare? Grazie.

Gisella, Bologna

 

Cara Gisella, una differente percezione del desiderio sessuale tra i partner è una problematica comune a moltissime coppie, spesso motivo di aspre liti e incomprensioni. Da quanto mi scrive, appare chiaro quanto il suo fidanzato sia sottoposto da lungo tempo a molteplici stress esterni, all’interno dei quali si può collocare con molta probabilità la possibile origine del problema. Spesso infatti, quando lo stress diventa ingestibile e pressante, esso può agire sulla sessualità a diversi livelli, soffocando il desiderio, inibendo l’eccitazione o non consentendo a chi lo sperimenta, di abbandonarsi fino al raggiungimento dell’orgasmo. Il suo fidanzato, stando a quanto lei scrive, rientrare proprio in questa situazione, subendo l’azione dello stress esterno attraverso una diminuzione drastica del desiderio sessuale. Le sue aspettative, la sua continua frustrazione e la richiesta incessante di maggiore intimità, sebbene comprensibili, non fanno che diventare  per lui un’ulteriore fonte di stress che, sommata alle altre già presenti, crea un circolo negativo che si autoalimenta come un cane che si morde la coda. Per riuscire a trovare una mediazione utile, ristabilendo un giusto clima nell’intimità all’interno della coppia, che tenga conto della componente ludica e relazionale della sessualità, credo sarebbe utile per voi farvi supportare da uno psicoterapeuta sessuologo che, attraverso una psicoterapia sessuologica mirata, saprebbe aiutarvi sia a ristabilire serenità nella sessualità, che nel rapporto di coppia.

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