Abbiamo già visto precedentemente che la Psicologia dello Sport, per quanto riguarda la salute, serva ad educare le persone ad adottare uno stile di vita sano per migliorarne la qualità diminuendo il rischio di malattie cardiovascolari e molti altri problemi causati dalla sedentarietà.
Negli ultimi anni però, è emerso un problema opposto a cui far fronte; succede infatti che, a volte, la pratica di uno sport si trasformi da essere un piacere fino a diventare un’ossessione.
Quando si parla di sport addiction?
Si parla infatti di sports addiction o dipendenza da sport quando le persone lo praticano per migliorare costantemente il proprio aspetto fisico, avendo di esso un’immagine distorta (molto spesso è un problema associato anche all’anoressia o alla bulimia) tanto da provare un profondo disagio se sono costrette ad interrompere una seduta o a saltarla completamente.
Secondo Giovanni Caputo, psichiatra e psicoterapeuta specializzato in dipendenze, ci sono tre livelli di tipologia di persone che praticano sport in modo non equilibrato:
- I sani nevrotici, che provano un eccessivo ed ingiustificato senso di benessere nella pratica sportiva;
- gli sportivi compulsivi che utilizzano lo sport come una routine per avere un senso di controllo sulla propria vita;
- i veri e propri dipendenti da sport che utilizzano l’attività fisica come regolatore dell’umore per attenuare uno stato di malessere provato al di fuori dalla pratica sportiva.
Quali sono le cause di questa dipendenza?
Le cause di questa vera e propria dipendenza sono molteplici e difficilmente riducibili ad una sola interpretazione. La persona affetta da sport addiction può soffrirne perché non riesce ad accettare la propria immagine corporea (e quindi le cause potrebbero essere simili a quelle di alcuni disturbi alimentari) o per esempio, perché traggono un tale giovamento dai risultati che ottengono con un duro allenamento da non riuscire a smettere. E’ quindi molto importante, per uno psicologo, cercare di individuare bene le cause che hanno spinto una persona ad entrare in una dipendenza da Sport prima di cominciare un lavoro insieme.
Anche se, a differenza di altre dipendenze, quella dallo sport, possa sembrare più “sana”, in realtà ha delle conseguenze, anche gravi, sul piano fisico e psicologico. Per esempio può accadere che una persona con una dipendenza forte dall’attività fisica, dopo un infortunio, non rispetti i tempi di recupero per ritornare a fare sport, rischiando di ricadere nell’infortunio o, addirittura, di peggiorarlo. Sul piano psicologico la conseguenza potrebbe essere quella di alienarsi dalla vita sociale e addirittura familiare per allenarsi e cercare continuamente di migliorare il proprio fisico.
La sport addiction merita quindi un’attenzione particolare dal mondo della psicologia poiché, se non presa in tempo, potrebbe portare la persona che ne soffre a sprofondare in un tunnel di allenamenti e di “beveroni” proteici da cui diventa sempre più difficile uscire.
Campanelli d’allarme della sports addiction:
- Dedicare all’allenamento più di otto ore alla settimana (ovviamente se non finalizzate ad uno sport agonistico).
- Aumentare continuamente il tempo dedicato all’attività fisica.
- Ridurre il tempo di lavoro o rinunciare a svaghi per mantenere costanti gli orari di allenamento.
- Provare una forte sensazione di disagio quando si deve interrompere o saltare una seduta di allenamento .
- Vedere l’attività fisica come l’unico modo per ottenere consensi positivi dalle persone.
- Dare eccessiva importanza alla muscolatura fino a vestirsi in modo particolare per evidenziarla oppure per nascondere parti del corpo che non piacciono perche non sono sufficientemente allenate.
- Continuare ad allenarsi anche quando è sconsigliato dall’istruttore oppure quando c’è necessità di riposo dopo un trauma o un affaticamento eccessivo.
- Ricevere spesso critiche da familiari o conoscenti per il tempo o i soldi investiti nello sport.
Cosa fare per farvi fronte?
Il lavoro dello psicologo dello sport, con persone che soffrono di dipendenza dall’attività, deve essere coadiuvato dall’opera di uno psicoterapeuta per poter cercare di individuare i problemi emotivi, cognitivi o relazioni che si nascondono dietro alla dipendenza e poi, successivamente, di lavorare in modo da cercare di trasformare l’attività sportiva eccessiva in una pratica sana.
Per approfondire il tema:
Vuoi lasciare un commento?