Secondo la ricerca presentata alla 122° Convention annuale dell’American Psychological Association, la felicità personale si basa su sei fondamenti. Ecco le regole da seguire presentate dal Dr. Miriam Tatzel (2014):
1. Coltivare i nostri talenti
In qualunque cosa siamo bravi, coltiviamo quella. Ognuno sa fare qualcosa meglio delle altre persone, se non sappiamo ancora di cosa si tratta, scopriamola, dopodiché diamoci del tempo per lavorare su di essa e svilupparla.
2. Essere parsimoniosi
Prendere in prestito i soldi per vivere standard di vita elevati, si presenta come un percorso semplice e veloce per la felicità. Purtroppo i debiti appesantiscono la mente, quindi compriamo meno roba, soprattutto quella inutile, di modo da non dover chiedere prestiti.
Ciò significa avere più tempo e risorse per altre cose più importanti.
3. Preferire le esperienze
Se dovete scegliere tra l’acquisto di esperienze e il comprare beni materiali, scegliamo le esperienze: quest’ultime vivono a lungo nella mente, essi tendono ad essere condivise con gli altri, ci rendono ciò che siamo e, sorprendentemente, spesso non costano nulla.
4. Coltivare i nostri rapporti
Cosa posso dire che non sia già stato detto un milione di volte prima? Famiglie, amici, tutto il resto: si sa cosa fare.
5. Accettare ed essere gentili con noi stessi
Stare bene con chi siamo: è importante sforzarsi di di migliorare, cercare modi di apprendimento, crescita e così via, ma allo stesso tempo, apprezziamoci per quello che siamo e siamo capaci di fare già.
6. Trovare la libertà e l’indipendenza
Sia che si tratti di lavoro, di casa o di gioco, ricerchiamo la libertà nella vita. E’ improbabile che sia un senso di libertà totale, ma entro certi limiti è necessario avere una certa libertà e controllo.
Libertà e sentirsi indipendenti è uno dei nostri desideri umani più profondi.
Sourche: www.spring.org.uk
La mia opinione
Seppure spesso pensiamo che la felicità personale è un qualcosa da dover raggiungere con costanza e impegno, essa diventa l’effetto “collaterale” che si ha quando applichiamo questi semplici e efficaci punti di riferimento.
Conoscersi, apprezzarsi, coltivare i nostri talenti, sono tutti elementi che rimandano ad una presa di consapevolezza di chi siamo e cosa desideriamo e questo non può far altro che avvicinarci sempre di più alla nostra dimensione interiore e quindi anche allo stare bene con noi stessi.
Una pratica che aumenta questo livelli di consapevolezza, rispetto ai pensieri, alle azioni e alle motivazioni, è la mindfulness, protocollo di 8 incontri, che viene impiegato sia nell’adulto, sia nel bambino, e che ha tra i tanti benefici ha proprio un aumento del benessere globale e percepito della persona.
Essa permette di entrare in relazione con se stessi e il proprio mondo interiore e migliorare molti aspetti della vita quotidiana.
Per un approfondimento:
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