Vari studi hanno trovato che la meditazione permette un controllo emotivo durevole, coltiva la compassione, riduce la sensibilità al dolore, aumenta le capacità della mente di spostare rapidamente l’attenzione da un compito all’altro (multitasking) e molto altro …
La meditazione è un modo che permette ben più di un rilassamento; può farci sentire più calmi mentre la eseguiamo. Ecco i suoi effetti positivi:
1. Un controllo emotivo duraturo
Desborders et al (2012) hanno scannerizzato il cervello delle persone che avevano partecipato ad un programma di 8 settimane di meditazione, prima e dopo il corso; contemporaneamente, i partecipanti guardavano le immagini progettate per far scaturire risposte emotive positive, negative e neutrali. Dopo il corso di meditazione, l’attivazione dell’amigdala, il centro emotivo del cervello, è risultata ridotta per tutte le immagini. Questo suggerisce che la meditazione può aiutare a raggiungere un duraturo controllo emotivo, anche quando non si sta meditando.
2. Viene incrementata la capacità di compassione
La meditazione è stata pensata per aiutare le persone a essere più virtuose e compassionevoli. Ciò è stato provato scientificamente. In uno studio i partecipanti che avevano meditato erano stati sottoposti ad una prova per valutare la loro capacità di compassione. (Condon et al., 2013). Essi erano seduti vicino a due attori, quando un altro entrò sulle stampelle, fingendo un grande dolore. I due attori seduti accanto ai partecipanti ignorarono entrambi la persona che manifestava dolore, inviando il segnale inconscio di non intervenire. Chi aveva meditato, però, dimostrò al 50% di voler aiutare la persona che soffriva.
3. Le strutture del cervello risultano modificate
La meditazione è una tecnica così potente che, dopo solo 8 settimane, la struttura del cervello cambia. Rispetto ad un gruppo di controllo, l’area dell’ippoccampo, associata all’apprendimento ed alla memoria, dimostrava un aumento della densità della materia grigia.
4. La soglia di sopportabilità del dolore viene innalzata
Uno dei vantaggi delle modifiche della struttura del cervello è che i meditatori regolari risultano meno sensibili al dolore. Grant et al (2010)
5. Le capacità cognitive risultano più efficienti
Zeidan et al (2010) hanno riscontrato significativi benefici dopo soli 80 minuti di meditazione per 4 giorni. La memoria e la capacità di sostenere l’attenzione erano migliorate del 50%
6. Aumenta la creatività
Il giusto tipo di meditazione può aiutare ad essere più creativi: utilizzando il respiro in maniera corretta, la mente si rasserena.
7. Al lavoro, migliora il multitasking
Sembra che la meditazione migliori anche la capacità di spostare l’attenzione su più attività che si svolgono parallelamente, migliorando le prestazioni lavorative.
8. Riduce l’ansia
La meditazione è un esercizio spesso consigliato per chi sperimenta un’ ansia costante.
9. Combatte la depressione
Un sintomo centrale della depressione è il meccanismo della ruminazione che si ha quando i pensieri deprimenti ritornano continuamente in mente. Purtroppo non si può proprio dire ad una persona depressa di smettere di pensare pensieri deprimenti; è inutile. Ecco perché il trattamento dei sintomi della depressione consiste nel catturare parzialmente il controllo dell’attenzione della persona. Un metodo che può aiutare è la Mindfulness. La Mindfulness insegna a vivere il momento, piuttosto che concentrarsi su rimpianti passati o preoccupazioni future.
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Il mio punto di vista:
ci sono molti tipi di tecniche di meditazione, ma i principi alla base sono molto simili. Infatti le tradizioni spirituali orientali hanno sviluppato molteplici approcci per placare la mente. Importante è lo sviluppo della consapevolezza, sia fisica sia mentale. L’attenzione viene ricondotta su sé stessi e sul momento presente. Nella pratica, ci si potrà accorgere quanto è difficili zittire i nostri pensieri e concentrarsi su una singola cosa. Tuttavia, questa capacità si può acquisire con un adeguato allenamento affinché diventi uno stile di vita costante. La chiave è astenersi dall’esprimere giudizi, ascoltando semplicemente sé stessi, notando in modo distaccato cosa accade e non lasciandosi coinvolgere. Ciascuno, poi, troverà la modalità per lui più efficace scegliendo nel quotidiano, per esempio, un mantra, la concentrazione sul respiro oppure un’immagine.
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