L’alimentazione è uno dei temi più discussi al giorno d’oggi.
Le abitudini alimentari sono cambiate nel tempo: oggi abbiamo a disposizione grandi quantità di cibo e una ricca varietà di alimenti, mentre siamo diventati molto più sedentari rispetto al passato. Se a questo aggiungiamo il fatto che il nostro cervello funziona come quello dei nostri antenati – ci spinge cioè a mangiare quando il cibo è presente per accumulare risorse di energia per quando il cibo non sarà disponibile – capiamo quanto è facile avere uno sbilanciamento tra le calorie introdotte e quelle bruciate. Inoltre i modelli sociali che ci vengono proposti ci spingono verso un’ideale di magrezza eccessiva.
Tutto questo ci porta a lottare con il nostro peso, a fare diete su diete, non solo per problemi estetici, ma anche di salute. Il sovrappeso e l’obesità provocano infatti gravi problemi di salute come il diabete, ipertensione, problemi cardiocircolatori, osteoarticolari e addirittura alcune forme di tumore.
CALCOLARE IL BMI
Un semplice indice, il BMI o IMC (indice di massa corporea), ci può dire se è importante o meno che ci mettiamo a dieta.
Calcolarlo è molto semplice!
Prendi il tuo peso in kg e dividilo per la tua altezza (in m) al quadrato.
Confronta poi l’indice di massa corporea ottenuto con la tabella qui sotto.
BMI Valutazione < 18,5 Sottopeso 18,5 – 24,9 Normopeso 25 – 29,9 Sovrappeso 30 – 34,9 Obesità I grado 35 – 39,5 Obesità II grado < 40 Obesità III grado Occhio a non spaventarti però, ogni persona ha comunque un suo peso ideale che dipende da vari fattori, come ad esempio la struttura corporea.
Quando ci mettiamo a dieta è sempre meglio ricorrere ad un nutrizionista, che ci può indicare al meglio cosa mangiare per riuscire a perdere peso e mantenere il peso raggiunto.
E’ importante seguire un regime alimentare bilanciato per evitare carenze nutrizionali e garantire il benessere dell’organismo, perciò non è sufficiente basare la dieta solo su un calcolo calorico, ma si devono rispettare i rapporti tra i diversi nutrienti, basta ricordarci a cosa servono per capirne l’importanza.
Spesso le diete che promettono di perdere peso riducono parecchio la quota di carboidrati (la principale fonte di energia!), così facendo il nostro corpo è costretto a ricavare energia utilizzando le proteine (che invece servono per la costruzione delle strutture cellulari), questo processo affatica reni e fegato, porta ad un aumento delle perdite di calcio e può causare atrofia muscolare. Anche le vitamine hanno un ruolo rilevante, poiché regolano il metabolismo dell’organismo: sono tutte importanti, la carenza di una sola vitamina potrebbe “inceppare il meccanismo” e causare danni, ma non è necessario assumerle in grandi quantità dato che il corpo ne richiede poche e alcune di esse non possono essere immagazzinate.
I sali minerali costituiscono cellule e tessuti, sono contenuti in alimenti e bevande, alcuni anche nell’acqua, anche quest’ultima è considerata un nutriente ed è essenziale in quanto coinvolta in varie funzioni: è il solvente in cui si svolgono le reazioni, regola il volume delle cellule e la temperatura corporea, permette il trasporto dei nutrienti e la rimozione delle scorie oltre a favorire i processi digestivi.
Infine è importantissimo ricordare quanto bene faccia un’attività fisica regolare, a tutte le età: bastano 30 minuti al giorno, anche solo una camminata perché ne traggano benefici muscoli e ossa e si riduca il rischio di malattie. Corretta alimentazione e attività fisica permettono di combattere il problema obesità già dall’infanzia (condizione che purtroppo riguarda parecchi bambini italiani) ed evitano lo sviluppo di almeno un terzo dei tumori, sfruttiamo quindi questi due alleati!
Come mantenere una corretta alimentazione?
Spesso però non è facile attenersi alla dieta che ci è stata prescritta.
Per questo entra in gioco lo psicologo psicoterapeuta cognitivo-comportamentale che ci può insegnare “come mantenere la dieta”. Se siamo in sovrappeso probabilmente nessuno ci ha mai insegnato come mangiare in modo corretto.
Il nostro cervello, che come dicevamo prima, funziona ancora come quello dei nostri antenati, ci porta a mangiare anche se siamo sazi o se manca poco all’ora di pranzo. Inoltre se non facciamo attenzione ai nostri pensieri, essi funzionano in automatico e ci portano a mangiare anche se non ne abbiamo bisogno o se la dieta non lo permette. Ad esempio quando vediamo una torta cioccolatosa davanti a noi non sentiamo che ci stiamo dicendo “Quanto deve essere buona quella torta, ne devo assolutamente mangiare una fetta, non ne posso fare a meno, poi in fondo ho avuto una giornata stressante, me la merito proprio” e prima che ce ne rendiamo conto abbiamo già finito di mangiare la torta. Imparare a rispondere a questi pensieri sabotanti ci aiuta a diventare più consapevoli e a poter scegliere di rimanere a dieta o di mangiare in modo corretto e salutare.
Vi sono poi piccoli trucchetti che possiamo seguire facilmente:
- andare a fare la spesa a stomaco pieno,
- evitare di tenere cibi non idonei nelle nostre dispense,
- preparare le dosi consigliate prima di iniziare il pasto,
- mangiare gustandoci ogni boccone,
- pianificare i pasti in anticipo,
- fare spuntini durante la mattinata e il pomeriggio per evitare di avere una fame smisurata prima dei pasti principali, ecc.
Se poi avete bisogno di un supporto, ci sono sempre lo psicologo e il nutrizionista pronti ad aiutarvi!
Articolo scritto dalla dott.ssa Sara Marsero, psicologa psicoterapeuta cognitivo comportamentale, e dalla dott.ssa Gabriella Digregorio, biologa nutrizionista.
Per approfondire:
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