La tecnologia al servizio degli psicologi

Durante gli ultimi 10-15 anni, in quasi tutto il mondo si è assistito ad una evoluzione tecnologica e informatica enorme. Basti pensare a come la tecnologia sia diventata parte integrante della vita di tutti, diventando, soprattutto nel mondo occidentale, quasi un bisogno primario.

Computer portatili, smartphone, orologi ed altro sono, da un lato considerati facilitatori di vita, mentre, da un certo punto di vista vengono ostracizzati poiché, pur mantenendo l’utente in contatto con il suo mondo “social” virtuale, rischia di escluderlo sempre di più dal suo mondo reale.

Non essendo questo il focus del discorso lascio ad altri giudicare quanto la rivoluzione informatica sia positiva o negativa per la vita sociale delle persone, vorrei analizzare quanto, invece, la tecnologia possa essere d’aiuto per gli psicologi.

Rapporto virtuale è possibile?

Consulenze skypeCome tutti ben sapete, il campo della psicologia è vastissimo,  comprende al suo interno svariati tipi di consulenza tramite cui gli psicologi professionisti possono essere di supporto alle persone, sia che la richiesta di aiuto riguardi un problema grave di vita, sia che serva per migliorare le propri prestazioni lavorative, sportive o il proprio benessere.

La cosa che però accomuna tutto ciò di cui si occupa il mondo della psicologia, è la relazione tra il professionista e chi richiede la consulenza: qualsiasi possa essere il tipo di consulenza richiesta, è fondamentale che ci sia un contatto tra lo psicologo e colui che ne ha bisogno.

L’evoluzione tecnologica di cui ho accennato all’inizio, ha portato a domandarsi quanto questo rapporto possa instaurarsi in un setting virtuale e quindi tramite piattaforme di videochiamate online (come ad esempio Skype).

In altri articoli precedenti si è cercato di analizzare quanto le consulenze online possano essere più o meno efficaci; prendendo spunto da queste precedenti riflessioni si può pensare che la tecnologia può essere un grande aiuto per gli psicologi e/o psicoterapeuti anche se dipende molto dalla tipologia di approccio che viene utilizzata dal professionista: per alcuni approcci, infatti, il setting vis a vis assume un’importanza fondamentale all’interno del rapporto terapeutico.

Per molti psicologi o psicoterapeuti però, il tipo di approccio che utilizzano, permette loro di poter sfruttare appieno queste nuove tecnologie per venire incontro alle persone che per qualche motivo hanno difficoltà a recarsi in studio. Le consulenze via Skype, infatti, stanno assumendo una grande importanza; per esempio, in professioni come la psicologia dello sport dove il professionista si trova a dover fornire consulenze ad atleti che magari per tornei in giro per il mondo sono costretti a spostarsi e non possono recarsi di persona nello studio dello psicologo.

Solo per le consulenze?

Anche se, al momento, le consulenze online sono il supporto maggiore che la tecnologia può servire agli psicologi, vediamo insieme quali sono gli altri strumenti che possono migliorare la professione:

  • Software di valutazione diagnostica: Per molti psicologi la diagnosi è una parte fondamentale di un percorso psicologico. L’evoluzione nel mondo informatico ha permesso di costruire dei software che permettono ai professionisti di effettuare una diagnosi del problema (sia esso individuale, sportivo, aziendale…) con più facilità e con dati più completi e immediati.
  • Strumenti per la valutazione psico-fisiologica: Parlando di benessere, molto spesso viene affrontata la questione della gestione dell’ansia. In diversi ambiti, infatti, le persone che intraprendono un percorso con uno psicologo, hanno un problema nel gestire le situazioni di ansia che devono affrontare in tutti gli ambiti della loto vita.
    BiofeedbackUno strumento molto utile per aiutare le persone a gestire l’ansia è il biofeedback: è uno strumento che permette di visualizzare lo stato di attivazione psico-fisiologica di una persona in un determinato momento. Tramite questo strumento le persone riescono più facilmente ad allenarsi a riconoscere e a gestire i propri stati di ansia, sia per cercare di raggiungere il benessere mentale, sia per sfruttare al massimo le proprie potenzialità  in ambito sportivo o aziendale.
  • Strumenti o applicazioni di mental training: Il termine “mental training” viene molto spesso associato ad un contesto sportivo essendo l’ambito dove viene più utilizzato. In realtà l’allenamento mentale è un qualcosa che ogni persona dovrebbe fare quando, associato ad un percorso di consulenza, vuole cercare di risolvere dei problemi psicologici più o meno gravi. Alcuni approcci, infatti, forniscono al paziente strumenti che vanno oltre la seduta con lo psicologo ma che devono attivamente utilizzare per far si che il percorso sia funzionale per loro. La tecnologia può venire incontro agli psicologi in quanto si possono creare strumenti o applicazioni in grado di supportare le persone nel proprio allenamento mentale. Nell’ambito sportivo, per esempio, lo psicologo cerca spesso di formare gli allenatori per utilizzare questi strumenti così da poter applicare in prima persona tecniche di mental training senza essere dipendenti dallo psicologo.
  • Forum o Comunità virtuali: La grande socializzazione che permette la rete, crea la possibilità di diffondere un tipo di socialità peer-to-peer. In poche parole, le persone cercano e si riuniscono in comunità o in forum dove il focus principale è un argomento di interesse comune. Applicato alla psicologia, è sicuramente importante creare delle comunità virtuali o dei forum dove le persone possono condividere le proprie esperienze di percorsi psicologici e, sotto la supervisione di professionisti, aiutare altre persone con le stesse problematiche.
    Un altro utilizzo di questi forum è di fornire la possibilità ai professionisti di avere un primo contatto con persone che hanno, magari, qualche problema nel contattare uno psicologo nelle maniere più convenzionali.

Come abbiamo visto, quindi, le tecnologie possono fornire un grandissimo aiuto a psicologi e altri professionisti. La raccomandazione, ovviamente, è quella di evitare di abusare della tecnologia perché non bisogna dimenticare che il primo aiuto che possiamo dare è quello di rimanere “umani” ed “empatici”, questa è la base di ogni tipo di consulenza.

 

Per approfondire:

http://www.studiopsicoterapiabonaventura.it/che-cos-e-il-biofeedback.html

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