Adolescenza: istruzioni per l’uso!

adolescentiSpesso sentiamo dire “l’adolescente non è ne carne né pesce!”….ma cosa significa?

Significa che l’adolescente non è più bambino ma non è nemmeno ancora adulto. Effettivamente non appartiene a nessuna delle due categorie, possiamo definire quindi l’adolescenza come età di passaggio.

Spesso i genitori quando i figli raggiungono l’età adolescenziale (che possiamo orientativamente collocare tra i 13 e i 18 anni) scoprono repentinamente di non conoscere i loro figli, o meglio, di non ri-conoscerli più!

Quelli che erano prima i loro bambini affettuosi e ubbidienti, ora si chiudono nella loro stanza pretendendo la loro privacy, hanno sbalzi d’umore, vivono emozioni forti e intense, preferiscono uscire con il gruppo dei pari piuttosto che con i familiari, si innamorano disperatamente, utilizzano internet e cellulari in modo assiduo e fanno esperienze significative fuori casa chiedendo sempre più libertà.

Quali sono gli ambiti a cui porre particolare attenzione negli adolescenti?

  • Cambiamento fisico. Il corpo bambino si è trasformato più o meno gradualmente in un corpo sessuato per il quale l’adolescente prova sentimenti ambivalenti: da un lato è un corpo da esibire, dall’altro è un corpo difficile da accettare e da farsi piacere del tutto, la percezione di possedere dei difetti e addirittura delle stranezze fisiche sono all’ordine del giorno. L’adolescente quindi sperimenta il proprio corpo con vestiti, tagli di capelli, tatuaggi, piercing e tanto altro al solo scopo di trovare una propria identità, sia individuale che corporea.
  • Sviluppo sessuale. I mutamenti che si verificano nel corpo dell’adolescente possono essere al contempo motivo di orgoglio e di imbarazzo. E’ importante che l’atteggiamento dei genitori nei riguardi del sesso sia il più possibile naturale, altrimenti può svilupparsi nell’adolescente imbarazzo e insicurezza.
  • Gruppo dei pari. I coetanei e le relazioni amicali e d’amore diventano il centro della vita dell’adolescente che usa queste relazioni sia per emanciparsi dalle figure genitoriali, sia per confrontarsi con i suoi pari al fine di trovare una propria collocazione nella società. Il gruppo dei pari detta le regole per potervi essere ammesso all’ interno: decide cosa va bene e cosa no, cosa può provocare vergogna o stima nell’altro, può quindi suscitare grandi emozioni sia positive che negative.
  • Social network. Oggi i mezzi di comunicazione e di relazione sono in parte cambiati, se prima ci si ritrovava nei cortili e nelle piazze di quartiere, ora ci si relaziona anche solo stando seduti davanti ad un PC o un cellulare. I social network come facebook permettono di giocare con la propria identità e immagine (si pubblicano e commentano fotografie proprie e degli amici), le chat e gli sms danno la possibilità di scambiarsi idee e pensieri senza esporsi eccessivamente. Può capitare che gli adolescenti, alla continua ricerca della propria identità, si rifugino in una identità virtuale.
  • Sostanze stupefacenti. Droghe, alcol, gioco d’azzardo,  cibo (usato spesso per ingrassare/dimagrire o anche per sedare stati di ansia/vuoto) che nella maggior parte dei casi sono fonte di sperimentazione e piacere, in casi estremi possono trasformarsi in vere e proprie dipendenze.

I genitori come possono accompagnare i figli in questa fase?adolescenza

Data la delicatezza del momento i genitori hanno un ruolo fondamentale per i figli, anche se a volte le continue discussioni o l’assenza di dialogo direbbero il contrario.

I genitori dovrebbero “camminare a fianco dei figli” monitorando cambiamenti, stati d’animo e segnali trasmessi verbalmente e non. Dialogando quando i figli ne danno la possibilità. Non dimenticandosi mai che le regole sono essenziali quanto la libertà che si concede:  per essere liberi c’è bisogno di confini precisi, soprattutto in questo momento della vita.

Quali sono i messaggi fondamentali da trasmettere ai nostri figli adolescenti?

  • Puoi avere una tua identità sia personale che sessuale, ma quando avrai ancora bisogno di me, io sono qui.
  • Puoi esplorare, conoscere e sperimentare i tuoi modi di essere.
  • E’ importante che tu sia responsabile dei tuoi bisogni, delle tue sensazioni, dei tuoi comportamenti.
  • Puoi essere come più ti piace.
  • Quando andrai via da casa, sarai sempre il benvenuto nel momento in cui ritornerai.
  • Ti voglio bene anche ora che sei cresciuto. Il mio amore ti seguirà ovunque tu vada.

Si ma…che fatica!

L’adolescente mette spesso in discussione le regole imposte dai genitori, questo comportamento ha la funzione di stabilire il limite oltre cui è possibile andare, solo attraverso questa sperimentazione si può percepire il confine entro cui è possibile arrivare. Se questo limite viene trasmesso in termini positivi, la regola assume una connotazione positiva poichè vissuta come protettiva, se viene percepita come ingiusta e persecutoria, violarla diventa un modo per affermare se stessi e definire il proprio potere.
Nonostante i continui tentativi di ribellione, l’adolescente ha ancora bisogno che il genitore continui a svolgere la sua funzione di contenimento: i genitori devono adattarsi ai nuovi bisogni del figlio che cresce e al suo modo di esprimersi e di relazionarsi con il mondo degli adulti.
E’ importante che il figlio senta la fiducia del genitore, ciò gli trasmette sicurezza e aumenta il proprio senso di autoefficacia.

Durante l’adolescenza è molto importante l’uso del dialogo: mantenere un atteggiamento accogliente e pronto all’ascolto, aiuta a prevenire eventuali disagi e a ridimensionare problemi che sembrano insormontabili.

Laddove questo dialogo fosse difficile è opportuno chiedere aiuto nel caso in cui si cogliessero i segnali di un possibile disagio.

Non siete soli!

Esistono servizi, consultori, professionisti privati (psicologi e psicoterapeuti esperti nell’età evolutiva) che si dedicano in modo specifico al mondo degli adolescenti a cui potete fare riferimento per qualsiasi dubbio o domanda (anche on-line)….e per sentirsi un po’ meno soli!

 

Per approfondire:

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