L’anello anticoncezionale è un sistema contraccettivo ormonale, proprio come la pillola, solo che non si prende per bocca, ma si applica a livello vaginale. Rispetto alla pillola, questo tipo di metodo anticoncezionale ha certamente meno effetti collaterali, tra cui il minor impatto sul peso e sulla ritenzione dei liquidi, che invece spesso costituisce un fastidio di corollario all’assunzione del contraccettivo orale, sebbene le pillole di ultima generazione siano in grado di ridurre al minimo gli effetti collaterali.
In Italia è prodotto da Nuvaring, si acquista in farmacia ed è costituito da un semplice cerchietto in Etilene Vinil-acetato, trasparente, flessibile e totalmente atossico e anallergico, che si adatta perfettamente al nostro corpo senza dare nessun fastidio. Una volta inserito in vagina – direttamente dalla donna seguendo le istruzioni – va lasciato per tre settimane (equivalenti ai 21 confetti della pillola), dopodiché si estrae e si rimane “scoperte” per una settimana, per permettere il flusso del ciclo mestruale artificiale (analogo a quello provocato dalla pillola), trascorsa la quale se ne reinserisce uno nuovo.
In pratica andrà sostituito una volta al mese. La cosa importante da ricordare, è la data e l’ora in cui si inserisce l’anello la prima volta, perché si dovrà rispettare quella stessa data anche per toglierlo tre settimane dopo. Ma tecnicamente, come funziona? In modo molto semplice, perché rilascia bassissime dosi di due ormoni – un estrogeno e un progestinico – che vengono assorbiti attraverso la mucosa vaginale.
La sua efficacia contraccettiva è altissima, senza contare che proprio per la sua particolare modalità di assorbimento, che bypassa la fase gastro-epatica dell’omologo orale, non da’ praticamente effetti collaterali e non interferisce con l’assunzione di altri farmaci. In definitiva, l’anello anticoncezionale ormonale è adatto a tutte e non ci si deve ricordare di prenderlo tutti i giorni come la pillola. Tuttavia, naturalmente, come per tutti i contraccettivi ormonali, va prescritto dal ginecologo dopo una visita, e sarà lui, eventualmente, a individuare possibili controindicazioni individuali. E’ infine utile ricordare che, come tutti i contraccettivi ormonali, non protegge dalle malattie sessualmente trasmissibili e dunque dal temibile HIV.
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