Ogni coppia ha una sua specifica storia che va dalle prime fasi dell’innamoramento, fino alla costruzione di un vero e proprio progetto di vita. Eventi interni o esterni alla relazione di coppia possono generare elementi di crisi tali per cui può essere necessario un intervento professionale specifico.
L’obiettivo della psicoterapia di coppia è quello di riavviare la comunicazione ed il confronto nella coppia, favorendo nei partners una relazione più produttiva attraverso la conoscenza, ridefinizione e ristrutturazione delle convinzioni sulla relazione.
La psicoterapia cognitivo-comportamentale è nota come intervento a breve termine, ed è considerata particolarmente efficace per il suo metodo attivo e “direttivo”: il terapeuta affianca la coppia nel processo di cambiamento ed i partners si impegnano a collaborare attivamente per il raggiungimento degli obiettivi fissati.
La psicoterapia cognitiva di coppia (nella modalità cognitivo-attaccamentale proposta da Francesco Aquilar dal 1994 in poi):
- identifica sia le “idee irrazionali” che le “distorsioni cognitive” presenti in ciascun membro della coppia e nella diade stessa, per poi cercare di modificarne gli aspetti e gli effetti negativi;
- identifica i meccanismi involontari di autocondizionamento e di condizionamento dell’altro che il comportamento dei coniugi mettono in atto, li “smaschera” e li ridefinisce;
- valuta le modalità di “attaccamento” di entrambi i coniugi e cerca di correggerne gli aspetti più “spaventati-e-spaventanti”;
- valuta quali “sistemi motivazionali interpersonali” sono attivi nelle sequenze di comportamento negative o problematiche;
- studia con attenzione le modalità di azione, di emozione e di fantasia sessuali messe in atto dalla coppia;
- punta ad identificare i significati che per ciascun coniuge hanno le sequenze ricorrenti della loro vita di coppia;
- dopo aver identificato le aree di conflitto, cerca di aiutare le persone ad utilizzare i conflitti per capirsi meglio, insegnando loro diverse modalità (più cooperative e meno egocentriche) di gestione dei conflitti stessi.
Le quattro principali aree di conflitto di coppia sono state identificate da A. Beck; ad esse vanno aggiunti anche, molto spesso, altri due settori conflittuali, per cui avremo le seguenti aree principali dei conflitti di coppia:
- decisioni da prendere;
- questioni economiche;
- rapporti sessuali;
- svaghi e attività del tempo libero;
- rapporti coi figli;
- rapporti con le famiglie d’origine.
Fonte: “psicoterapia dell’amore e del sesso” di F. Aquilar
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