Ansia: cos’è, quali sono i sintomi e come affrontarla

ansia-sintomiL’ansia è uno stato emotivo che tutti sperimentiamo. Essa, nella “giusta dose”, è funzionale alla sopravvivenza, pone in stato di allerta l’individuo dinnanzi a situazioni di pericolo, mettendolo in salvo e consentendo all’organismo di adattarsi, reagendo in maniera adeguata agli stimoli ambientali.

Questa è un “ansia fisiologica” che diviene “clinica o patologica” quando invece è intensa, ci disturba, impedendoci di svolgere normalmente le attività quotidiane.

E’ bene, in questo caso, farci aiutare da uno psicologo, attraverso interventi di counseling o attraverso una psicoterapia di sostegno.

Come si manifesta l’ansia?

Lo stato ansioso è accompagnato da sintomi organici, psicologici e comportamentali:

  • A livello organico, spesso la persona riferisce la presenza di disturbi cardiovascolari (tachicardia, irregolarità del battito, dolori al petto in prossimità del cuore) respiratori e gastrointestinali (nausea, vomito, colon irritabile, etc…), disturbi legati all’apparato genitale ed urinario, vertigini, sensazione di svenimento, sudorazione eccessiva, dolori muscolari.
  • A livello psicologico vi sono preoccupazioni immotivate circa se stessi o circa le persone care, facile affaticabilità, difficoltà di concentrazione, disturbi della memoria.
  • A livello comportamentale, la persona non riesce a stare a lungo nello stesso posto, le mani vengono strette o torte, le labbra continuamente stuzzicate dai denti o ancora possono esserci dei tics; inoltre, si può reagire in maniera sproporzionata all’entità dello stimolo, quando invece, lo stesso, in condizioni normali, sarebbe ben tollerato. Possono essere presenti disturbi del sonno e dell’alimentazione.

Può succedere di sviluppare un’attenzione selettiva verso uno, o più di uno di questi sintomi. Si entra in questo modo in un circolo vizioso all’interno del quale il corpo viene continuamente sottoposto ad un check up: si monitora che tutto stia procedendo come dovrebbe; nel caso in cui un segnale fisico venga da noi interpretato come anomalo, questo non fa altro che confermare il nostro sospetto di partenza, generando così, in automatico, un incremento dell’ansia che fa acuire a sua volta, il sintomo organico!

L’ansia, dunque, si autoalimenta!

Alcuni consigli utili su come imparare a gestire l’ansia

L’ansia non può essere eliminata dalla nostra vita, ma sicuramente possiamo imparare a gestirla nel migliore dei modi, non facendoci così sopraffare da essa.

Con strumenti adeguati, possiamo imparare a convivere con essa. Ecco, di seguito, qualche consiglio:

  • ansia-attaccoEvitare di evitare: spesso si tende a fuggire dalle situazioni temute; la fuga, se all’inizio induce una certa tranquillità, alla lunga ci confina fisicamente e mentalmente in una gabbia che nutre ancor di più le nostre paure.
  • Evitare di condividere con chiunque i nostri timori: la tendenza naturalmente presente in ognuno di noi a cercar aiuto e sfogo nelle persone vicine, a volte, ingigantisce le nostre percezioni errate, accresce i nostri dubbi, ci porta ad assimilare la nostra situazione a quella di un’ altra persona (“a lui o a lei che avevano quel disturbo come me, è successa questa cosa qui, allora succederà anche a me?”)  e ci relega nel ruolo di colui che non è capace ad affrontare le difficoltà da solo, convalidando un’immagine insufficiente di se stessi, che va a minare ulteriormente la nostra già fragile autostima.
  • Scrivere un diario è terapeutico nei confronti di stress, ansia e disturbi di origine depressiva. Recentemente una professoressa di Psicologia Cognitiva dell’ Università di Chicago, Sian Beilok, ha scientificamente provato che scrivere manualmente gli eventi che ci accadono ed i pensieri che li accompagnano, quando questi sono negativi, ha un effetto catartico in quanto il tono dell’umore migliora. Inoltre anche il pensiero razionale, la concentrazione e la memoria ricevono benefici, rafforzandosi. Tutto ciò grazie al fatto che le diverse aree cerebrali deputate a tali funzioni, interagiscono, connettendosi.
  • Infine, le terapie aerobiche, per esempio lo yoga o altre attività fisiche in generale, esercitano un potente effetto antistress, incidendo positivamente sulle emozioni.

E voi, cosa ne pensate? Avete mai provato alcuni di questi suggerimenti?

Per approfondire il tema:

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