iPad a scuola?sì, soprattutto contro la disabilità

Dopo il via libera dei pediatri all’e-book, come supporto utile per i bambini con difficoltà di apprendimento e la validità comprovata dei videogames educativi e “terapeutici”, ecco che ancora una volta la tecnologia ci viene in aiuto. E mentre nel liceo Lussana e dell’istituto Ikaros di Bergamo l’iPad entra di soppiatto e innova la scuola sostituendo egregiamente i libri di testo, con un notevole risparmio sul costo degli stessi per le famiglie e con vantaggio in usabilità e maggiore interattività dell’apprendimento, è di questi giorni l’applicazione “terapeutica” dell’iPad stesso sui bambini.

L’iPad infatti puo’ aiutare i bambini con gravi problemi di vista causati da danni neurologici a migliorare il loro modo di comunicare. E’ quanto dimostra uno studio dei ricercatori dell’Universita’ del Kansas, che hanno fornito a 15 bambini affetti da cecita’ corticale (cioe’ perdita della vista a causa di danni alla parte visiva della corteccia occipitale del cervello) il tablet della Apple, ottenendo risultati sorprendenti in termini di interazione.

“Eravamo scioccati. – ha spiegato la dottoressa Muriel Saunders, che ha guidato la ricerca – Questi bambini che di solito non interagiscono con persone o oggetti o rispondono in modo ripetitivo, erano assolutamente incollati all’iPad”.

“Con l’iPad, non solo possono interagire con uno schermo, ma possiamo insegnare loro attraverso una serie di misure per controllare le cose su quello schermo stesso. – spiega Saunders – Ci sono applicazioni disponibili per realizzare un circuito di comunicazione con diversi livelli di difficolta’”.

L’intervento precoce sui bambini che vivono con cecita’ corticale e’ fondamentale per il loro sviluppo, e secondo i ricercatori dell’Universita’ del Kansas l’iPad potrebbe essere una parte cruciale della terapia adottata nei primi anni di vita.

Singolare in questo senso anche la storia di Holly Bligh (nella foto in alto), dolce bambina australiana di 9 anni che, affetta da una particolare forma di albinismo, soffre di gravi problemi di vista. Per lei l’iPad, in sostituzione ai normali libri o alle fotocopie fornite dalla scuola, rappresenta un’ottima modalità per seguire le lezioni, studiare e superare così le proprie difficoltà.

In tal senso l’iPad si sta sempre più dimostrando essere un prodotto versatile e potenzialmente incredibile per la facilitazione di un apprendimento più dinamico, interattivo e aperto,  oltre che un valido strumento per il recupero di alcune disabilità.

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