Cucinare insieme aiuta a mantenere viva la complicità o a riaccendere il dialogo e la passione quando una coppia è in crisi.
Cucinare insieme può aiutare la coppia? Perché ?
Per moltissime ragioni. La prima: cucinare insieme è una mansione che quotidianamente si ripete, e scandisce i momenti della giornata e della settimana.
Si chiama Share Cooking Therapy, è un nuovo filone di ricerca e di intervento psicoterapico per le coppie in crisi. Lo Share Cooking Therapy, o il cucinare insieme è una mansione che sempre più viene esortata dai terapisti di coppia amiericani, affinché i partners possano ritrovare dialogo e complicità.
Vediamo quali sono i fattori positivi del cucinare insieme.
Ascoltare i bisogni del partner
Partiamo dalla semplice domanda che ogni coppia o partner si pone prima di cucinare: cosa mangiamo oggi? Cosa vuoi per cena? Cosa possiamo preparare domenica? Cosa preferisci?
In questo banale quesito una coppia si domanda di cosa ha bisogno, e ascolta le reciproche preferenze: ci può essere il bisogno di qualcosa di caldo e nutriente perché è inverno e ci s
entiamo raffreddati, oppure di qualcosa di allegro per uscire dalla routine. In ogni caso, è un’occasione per ascoltare i reciproci bisogni, accudire e trovare delle soluzioni creative.
Comunicare:
Dato che il l’oggetto dello scambio comunicativo in questo caso è il cibo e non la relazione, la comunicazione può essere più semplice e libera, priva delle barriere difensive che si possono instaurare durante un period
o di crisi o tensione, per cui si può, attraverso un pasto da preparare, fare tanto e dire tanto, senza mettersi troppo in gioco personalmente. Ma, intanto, avvicinarsi.
Cucinare insieme è come un gioco:
Pianificare un pasto è, a volte, pianificare un gioco. È divertente e allo stessotempo, è pratico, crea accordo, stabilisce ruoli che si inter scambiano, valorizza le reciproche abilità.
Ci sono dei tempi e soprattutto ci sono i sapori!
Costringe a stare vicini:
Il momento della preparazione è una fase importante, come anche quello del fare la spesa e scegliere gli ingredienti, ma è più intimo. La cucina e soprattutto la zona cottura è uno spazio ristretto, e i due partners sono ‘costretti’ a stare vicini fisicamente, in una prossimità, gomito gomito, che si snoda tra cassetti e fornelli. Per cui, i corpi si girano attorno, si spostano e si restano a fianco, come in una danza, ma con molta cautela perché si deve preservare il cibo e la sua cottura.
I due partners devono collaborare, parlarsi da vicino e consultarsi, chiedersi favori: ‘me lo passeresti il sale?’.
Ci sono i risultati:
Il pasto è pronto e si mette in tavola.
Se il pasto è buono, i due partners si gratificano con soddisfazione, se qualcosa è andato male, si correggono e vedono dove hanno sbagliato. È qualcosa fatto insieme, di condiviso, che offre la possibilità di essere corretto, senza colpevolizzarsi.
Per una coppia che vuole costruire e rafforzare un rapporto, o per quella che affronta un momento di tensione e gelo, non è poco!
Cucinare insieme, seduce:
Saper cucinare, è un po’ come sedurre. Può essere utile a una coppia perchè può essere un’occasione per fare una
sorpresa, per deliziare e coccolare. È spesso seducente vedere come il proprio partner si concentra e si dedica a inventare qualcosa per creare un momento speciale.
Seduce saper cucinare, perché significa affascinare attraverso i sensi, dimostrare di avere il dono di ammaliare il palato.
Le fantasie erotiche che possono nascere dall’osservare il proprio partner intento ai fornelli, divertito e concentrato, sono moltissime.
Il piacere della cucina e l’Eros:
Isabelle Alliende in ‘Afrodita’ scrive: “sono solo due i piaceri che coinvolgono i 5 sensi… “
Preparare una sfiziosa pietanza, è anche preparare un momento di piacere, che predispone buon umore, soddisfazione, e può aprire la strada ad altri momenti di godimento.
Si può aggiungere un buon vivo, un dessert, oppure un piatto speziato o una crudité, a luci soffuse e con musica di sottofondo. E’ un pasto, un tango o un preludio a deliziarsi e ad amarsi.
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