Mindfulness come strumento per “staccare la spina”
Alzi la mano chi, almeno una volta a settimana, non sente il bisogno di “staccare la spina” da una qualsiasi situazione in cui ci si ritrova: scuola, lavoro, famiglia, discussioni con amici o parenti… sono tutti esempi di situazioni in cui, quotidianamente, tutti noi ci troviamo a dover a dover affrontare dei momenti in cui ci sentiamo scarichi e senza energie per poter superare questo momento, sentendo magari il bisogno di scappare via da ciò che ci circonda.
La mindfulness è uno strumento molto utile che ci permette di avere una carica in più per poter combattere lo stress dovuto alle preoccupazioni giornaliere.
Ma cos’è la mindfulness?
Una “meditazione occidentale”
Inizio con il dire che la mindfulness è una pratica meditativa. Sentendo la parola “meditazione”, è facile che si possa essere tratti in inganno e che possa venire in mente tutta una serie di pratiche orientali, che, per quanto assolutamente utili, sono più legati ad alcuni concetti filosofici e quindi adatti soprattutto a persone che sposano appieno quel tipo di filosofia (come per esempio il buddhismo) e per questo non sono scettiche sul concetto di meditazione.
Ho definito mindfulness, che pur discende da questo tipo di pratiche, una “meditazione occidentale” perché è uno strumento molto utile che tutti noi possiamo imparare a utilizzare in maniera semplice ma efficace e non è legata a un concetto filosofico della meditazione.
Imparare a essere consapevoli
La mindfulness è uno strumento che permette di “registrare” tutte quelle sensazioni, immagini, suoni, ecc. che normalmente quando siamo immersi in un lavoro o in una situazione stressante, non percepiamo nemmeno. Tramite la mindfulness, quindi, cominciamo a renderci consapevoli di tutto ciò che ci accade in un determinato momento, imparando ad assumere un atteggiamento non giudicante verso ciò che può influire sul nostro benessere mentale.
E’ stato dimostrato, infatti che la mindfulnessha dei benefici a livello mentale (sulla gestione delle emozioni e dello stress), a livello cognitivo (aumenta la concentrazione e l’attenzione) e anche a livello fisico (sul sistema cardiovascolare e neurologico).
Fotografare il momento
Per descrivere la situazione in cui tutti noi ci troviamo immersi (scoprirete perché ho usato proprio questa parola) nella nostra quotidianità, Gherardo Amadei, nel suo libro “Mindfulness, essere consapevoli” riporta un esempio molto carino e illuminante:
Due pesci rossi si incontrano in un tratto di fiume, uno dice all’altro: “oggi l’acqua è davvero bella” e l’altro gli risponde: “Acqua? Cos’è l’acqua?”.
L’errore del secondo pesce infatti è tutto di percezione, essendo nato e cresciuto immerso dall’acqua, non hai mai percepito l’elemento che aveva intorno da sempre.
Questo succede a tutti noi ogni giorno, poiché, essendo bombardati di stimoli, non abbiamo la possibilità di fermarci un attimo e soffermarci, senza giudicarle, su tutte le normali sensazioni che ci avvolgono e che fanno parte della nostra vita da sempre.
Ad esempio, un piccolo esercizio che si potrebbe fare è quello di fermarsi un attimo (anche 3 minuti, in qualsiasi luogo) e “ascoltare” il proprio respiro. Ci accorgeremo che anche un’attività automatica come il respirare ci da un sacco di sensazioni (suono, sensazioni corporee e mentali) di cui non ci accorgiamo praticamente mai durante la nostra vita. E dire che il respiro ci accompagna da quando siamo nati!
Mindfulness in Corsa
Il bello di questo strumento è che è possibile applicarlo in tantissimi contesti, dal lavoro, allo sport, alla casa.
Tra le varie possibilità, per esempio, trovo molto utile l’attività del mindful running ovvero l’utilizzo della mindfulness durante la corsa. Questo esercizio infatti associa le proprietà benefiche della corsa, con quelle della mindfulness creano nuove possibilità e nuovi benefici dovuti sia ad una presa di consapevolezza di stati fisici diversi (stanchezza muscolare, respiro affannato…) sia a un’attività fisica compiuta all’aria aperta.
Durante l’attività di mindfull running, chi si avvicina per la prima volta a questa attività, sarà guidato da un esperto che insegnerà a diventare consapevoli dei propri stati interni e delle proprie emozioni mentre si compie un’attività completa come la corsa.
Durante la corsa, infatti, sono tantissime le sensazioni che ci lasciamo scorrere via senza soffermarcisi sopra.
Partendo da tutto ciò che riguarda il mondo esterno, quando siamo impegnati a correre, difficilmente ci soffermiamo a osservare con attenzione quello che ci circonda; ma ciò vale anche e soprattutto per i nostri stati interni, sia fisici che mentali. Osservare con un atteggiamento non giudicante quello che ci succede mentre corriamo, è un metodo potentissimo per imparare ad acquisire quella consapevolezza di noi stessi che ci permette di poter raggiungere tutti i benefici che un percorso di mindfulness ci può dare.
Un percorso di mindfull running, per esempio, è molto utile a chi sta recuperando un infortunio e ha bisogno di poter cominciare ad abituarsi alla gestione del dolore.
Abbiamo già visto quanto lo sport sia un alleato molto utile contro lo stress; associarlo ad uno strumento molto funzionale per il nostro benessere come la mindfulness, potrà darci sicuramente tante energie positive per poter affrontare le nostre giornate lavorative (ma non solo).
Come cominciare
Se si vuole cominciare un percorso di mindful running ci sono varie possibilità; infatti si può iniziare ad informarsi su internet e trovare qualche esercizio pratico e semplice da fare al parco mentre si corre.
Il passo successivo, infine è cercare un corso che ci insegna questo strumento e la sua applicazione in diversi contesti della nostra quotidianità.
Per approfondire:
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