Vi capita mai di essere troppo presi dal rimuginare sul vostro passato, su quello che avreste potuto/dovuto fare, da perdere di vista il presente? Vi capita mai di rivangare ciò che è accaduto anche molto tempo fa, quando discutete con una persona a voi cara?
Bene. E’ utile per voi fare una semplice riflessione.
Se osserviamo una coppia che litiga, sia che si tratti di una coppia di amici che di una coppia amorosa, molto spesso assisteremo ad un copione che tutti ben conosciamo. Troppo spesso infatti, si sentono dire frasi del tipo “sì ma lui l’anno scorso aveva fatto questo e poi anche due anni fa aveva fatto quest’altro, ecc” “anche lei settimana scorsa ha fatto così… e poi, ti ricordi quella volta che ha fatto quest’altra cosa?”
In queste frasi ci sono molti errori di comunicazione, dettati dall’incapacità di litigare/discutere, ma noi oggi ci focalizzeremo su uno in particolare, ovvero il rimuginare continuamente sul passato.
Ma prima di proseguire, è utile ampliare la riflessione. Rimuginare infatti non è solo appannaggio delle liti con gli altri.
Se nella lite con gli altri infatti, la rabbia ci fa guardare indietro e sviscerare tutti gli scheletri sepolti nei passati contrasti, la tristezza e il senso di impotenza fanno sì che ci si senta a volte impantanati nel qui ed ora, ripensando continuamente a ciò che noi abbiamo o non abbiamo fatto e a ciò che avremmo dovuto/potuto fare, dire, pensare, ecc.
E così, molto spesso quando si parla con gli amici che stanno vivendo una situazione di disagio, come la fine di una relazione, una mancata promozione sul lavoro, ecc., capita di sentirsi dire frasi del tipo “se io non avessi fatto così, ora non starei male...” “se magari avessi fatto quella telefonata, le cose ora sarebbero diverse“…
Anche in questo caso, per motivi differenti, chi esprime queste frasi sta rimuginando sul passato, incapace di guardare avanti. Bloccato nella situazione per tristezza, senso di colpa, senso di impotenza.
Tralasciando le situazioni “patologiche”, dovute ad un disturbo psicopatologico specifico e concentrandoci solo sulle situazioni quotidiane che possono capitare a tutti noi, è utile dunque procedere con la nostra semplice riflessione.
Quando siete al volante della vostra auto, dove guardate?
Uno sguardo allo specchietto retrovisore lo si dà sempre, certo. Ma solo un semplice, rapido sguardo.Se doveste rimanere tutto il tempo concentrati su quel che accade “dietro” di voi, senza badare a ciò che accade davanti, avreste infatti due possibilità:
1. Stare fermi e non andare da nessuna parte
2. Muovervi, ma andando a sbattere
Cosa ci insegna questa semplice riflessione?
Semplice. Quando viviamo, ci relazioniamo, litighiamo quotidianamente, ci capita troppo spesso di pensare al passato, rimuginando sugli eventi accaduti. Ma questo ci porta, o a restare fermi e dunque non migliorare in alcun modo la nostra situazione attuale, o peggio, ad andare a sbattere, peggiorandola, non dando cioè la giusta attenzione a ciò che ora ci sta capitando.
Dunque, sebbene imparare dal passato, dai nostri errori e anche da quelli degli altri, sia una buona cosa, cerchiamo di guardare al nostro passato così come guardiamo la strada dietro di noi quando guidiamo. Un rapido sguardo, solo per evitare di ripetere gli errori già compiuti, ma focalizzandoci sul presente, sull’oggi, su quello che ora stiamo vivendo e che è possibile cambiare e che costituirà il nostro futuro.
Per approfondire il tema:
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