Il mondo della tecnologia che caratterizza oggi la nostra società sta cambiando notevolmente il nostro modo di comunicare e di apprendere.
La molteplicità di informazioni infatti, che si diffondono nel nostro ambiente è ormai filtrato dai media e questo origina non solo moltissime interpretazioni soggettive di una informazione, ma allo stesso tempo favorisce un ampliamento della possibilità di comunicare da tutto il mondo.
E’ proprio questa l’era dei social network, dove la comunicazione è possibile in qualsiasi momento e luogo e dove il contatto e le relazioni con il mondo vengono molto facilitate.
Oltre ad avere impatto sulla comunicazione, la tecnologia sta cambiando anche il nostro cervello, il quale deve creare connessioni fra varie fonti di informazioni e questo influisce sia i processi cognitivi che il nostro apprendimento.
Come ha scritto Lidia Nazzaro:
Nella società della conoscenza, dunque, l’apprendimento proprio dei “nativi digitali”, non è più solo frutto dell’esperienza diretta (peraltro tesi sostenuta dagli studi speculativi del comportamentismo, cognitivismo, costruttivismo), ma viene trasmesso e acquisito anche attraverso altre persone e/o strumenti sofisticati e viene assolutamente “mediato” secondo moderni modelli teorici che attingono dai paradigmi delle discipline diverse dalla pedagogia e dalla psicologia (neuroscienze)
Pertanto, la capacità di individuare e adattarsi ai cambiamenti di schema è una abilità indispensabile nell’apprendimento (“auto-organizzazione”). Costruire le connessioni tra le fonti di informazioni, creare modelli di informazioni utili e saper organizzare le informazioni, oggi diventa una competenza assolutamente necessaria per apprendere nella nostra società liquida, complessa, basata sulla cosiddetta “economia della conoscenza”
Come sostiene l’autrice, è importante quindi sviluppare questa “competenza” per l’apprendimento e dunquequi entra in gioco la scuola, che assume così un ruolo importante.
Oltre infatti a rappresentare una delle principali agenzie educative, la scuola oggi deve saper progettare e pianificare una nuova didattica, un nuovo piano formativo, per poter favorire lo sviluppo di processi di conoscenza e di un apprendimento adeguato alla nostra era tecnologica.
Per approfondire il tema:
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