Le Parafilie (dal greco παρά = “presso”, “accanto”, “oltre” e φιλία = “amore”, “affinità”) costituiscono quell’insieme di manifestazioni della sessualità umana rivolte a comportamenti o situazioni non direttamente connessi al fine riproduttivo tipico del sesso tradizionale.
Le caratteristiche di questa sottoclasse dei disturbi sessuali consistono in ricorrenti (per un periodo di almeno sei mesi) ed intensi impulsi sessuali e fantasie o comportamenti eccitanti sessualmente che si riferiscono a:
- oggetti o esseri viventi non umani
- ricevere e/o infliggere un’autentica sofferenza fisica o morale (umiliazione) a se stessi o al proprio partner
- bambini o altre persone non consenzienti
Il comportamento, i desideri sessuali o le fantasie causano disagio clinicamente significativo o compromissionedell’area sociale, lavorativa, o di altre aree importanti del funzionamento.
Per parafilie si intendono dunque le deviazioni dal normale oggetto sessuale.
Il termine ha sostituito la vecchia denominazione di perversioni sessuali o deviazioni sessuali. Alcune delle deviazioni, come l’esibizionismo, la pedofilia o il sadismo sessuale, sono perseguite dalla legge poiché comportano, o possono comportare, la sopraffazione della volontà dell’altro fino al coinvolgimento di persone non consenzienti.
Non sempre chi è affetto da una parafilia accetta di ricorrere a un aiuto medico o psicoterapeutico in quanto vive la propria forma di deviazione in maniera egosintonica (in pratica fa star bene!).
Il DSM-IV-TR tratta esplicitamente otto forme maggiori di parafilia:
♦ Esibizionismo:
eccitamento sessuale (nel comportamento o in fantasia) derivante dal mostrare i propri genitali a persona sorpresa e non consenziente.
♦ Feticismo:
ricavare eccitamento sessuale da oggetti inanimati (per es. scarpe o biancheria intima femminile), che vengono “venerati”.
♦ Frotteurismo:
eccitamento sessuale (nel comportamento o in fantasia) derivante dallo strofinarsi contro persona non consenziente.
♦ Pedofilia:
eccitamento sessuale (nel comportamento o in fantasia) derivante da attività sessuale con uno o più bambini prepuberi, generalmente di 13 anni o più piccoli.
♦ Masochismo sessuale:
eccitamento sessuale (nel comportamento o in fantasia) derivante dall’atto, reale e non simulato, di subire sofferenze o umiliazioni.
♦ Sadismo sessuale:
eccitamento sessuale (nel comportamento o in fantasia) derivante da azioni, reali e non simulate, che inducono sofferenza psicologica o fisica (inclusa umiliazione) nella vittima.
♦ Feticismo da travestimento:
eccitamento sessuale (nel comportamento o in fantasia) derivante dall’avere rapporti eterosessuali indossando indumenti dell’altro sesso.
♦ Voyeurismo:
eccitamento sessuale (nel comportamento o in fantasia) derivante dall’osservare, non visti, persone nude, che si spogliano o che hanno rapporti sessuali.
Esistono poi le Parafilie NAS (non altrimenti specificate) che non soddisfano alcuna delle categorie sopra descritte. Ve ne sono moltissime, fra cui ne cito alcune:
- apotemnofilia (desiderio sessuale di avere uno o più arti amputati o di apparire come se così fosse),
- cateterofilia (piacere provocato dall’uso di cateteri),
- clismafilia (piacere provocato dall’ uso di clisteri),
- coprofilia (piacere provocato dall’atto della defecazione e dal contatto con le faeci),
- dendrofilia (attrazione sessuale per gli alberi)
- gerontofilia (attrazione sessuale per le persone anziane),
- ipossifilia (piacere provocato dall’atto dell’impiccagione, del soffocamento),
- necrofilia (attrazione sessuale per i cadaveri),
- ospressiofilia (piacere sessuale provocato dal contatto con il sudore),
-
parzialismo (attenzione esclusiva per una parte del corpo), ad esempio:
- crurofilia (osservare o accarezzare gambe nude),
- rinofilia (eccitazione esclusiva da contatti con il naso),
- tricofilia (feticismo del capello, eccitazione esclusiva nel toccare peli o capelli altrui),
- scatologia telefonica (piacere provocato dall’atto di effettuare telefonate oscene),
- saprofilia (attrazione verso cibi o sostanze organiche putrefatte o marcescenti),
- urofilia o pissing (piacere provocato dall’atto della minzione e dal contatto con l’urina),
- zoofilia (attrazione sessuale per gli animali).
Per alcuni individui le fantasie o gli stimoli parafilici sono indispensabili per l’eccitamento sessuale, per cui un adeguato funzionamento sessuale è possibile solo a quelle condizioni: si tratta di parafilici esclusivi. In altri casi, le preferenze parafiliche si manifestano solo occasionalmente (per es. durante periodi di intenso stress), mentre in altre occasioni la persona è in grado di funzionare sessualmente senza fantasie o stimoli parafilici.
Molti individui con questo disturbo affermano che il proprio comportamento non provoca loro alcun problema e che anzi si tratta di condotte che loro ritengono adeguate per se stesse e gli altri; dichiarano invece che l’unico svantaggio che ne deriva è costituito da difficoltà di tipo sociale, come risultato delle reazioni degli altri al loro comportamento. Al contrario, altri riferiscono estremo senso di colpa, vergogna e depressione a causa del loro essere costretti a impegnarsi in un’attività sessuale che è socialmente in accettabile o da essi stessi considerata immorale.
Queste persone possono agire le proprie fantasie con partner non consenzienti (come nel caso del sadismo sessuale, del voyeurismo, dell’esibizionismo e della pedofilia) e, quindi, subire conseguenze penali, perdita di status e di sostegno sociale. Altre, realizzano le loro fantasie sessuali col proprio partner, ma quest’ultimo, col tempo, può stancarsi e minacciare di abbandonare la persona se questa non si sottopone a un trattamento. Questa causa è il motivo più frequente di ricorso alla terapia da parte di queste persone che molto raramente si rivolgono agli specialisti spontaneamente, ma solo se vi sono costrette dai partner o dalla legge.
Soprattutto nel caso in cui l’aspetto parafilico sia esclusivo, si assiste spesso a una graduale e sempre più totale alterazione nella capacità di un’attività sessuale reciproca e di coinvolgimento affettivo, così che possono essere presenti delle disfunzioni sessuali. I disturbi di personalità spesso accompagnano tale quadro. Sintomi di depressione, talora, si manifestano nei parafilici e possono essere accompagnati da un aumento nella frequenza e nell’intensità del comportamento parafilico.
Secondo il DSM-IV-TR alcune delle fantasie e dei comportamenti parafilici possono aver inizio nella fanciullezza o nella prima adolescenza, ma nella maggior parte dei casi divengono meglio definiti ed elaborati durante l’adolescenza e la prima età adulta. La propensione parafilica può continuare per tutta la vita dell’individuo, con oscillazioni di intensità. Si tratta, comunque, di un disturbo in genere cronico anche se le sue manifestazioni possono diminuire con l’avanzare dell’età. Di solito, i comportamenti parafilici tendono ad aumentare in risposta a fonti di stress psicosociale, in associazione ad altri disturbi mentali o con l’aumentare delle opportunità di impegnarsi in comportamenti parafilici.
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