E’ noto ormai come il consumo e abuso di alcol tra i giovani sia uno dei fenomeni più preoccupanti e in forte incremento a livello nazionale e internazionale.
E’ ormai diffusa una “cultura del bere”, dove il bere alcolici (birra e superalcolici) fuori pasto è una modalità caratterizzante per le giovani generazioni e molto elevata anche tra i quattordicenni. Inoltre, se da una parte i giovani, sanno riconoscere l’alcol come dannoso, dall’altra parte non ne riconoscono il limite oltre il quale l’uso di questo diventa abuso ed i rischi ad esso associati.
La psicologa Simona Tandurella, che si occupa di questa problematica e di prevenzione di incidenti stradali, ha affermato a questo proposito :
Purtroppo i genitori sono sempre più assenti per ragioni di lavoro e non solo e non ce la fanno a seguire i figli con attenzione, spesso arrivano dalla scuola risposte importanti, dagli insegnanti …. Un aspetto mi ha colpito in particolare. In molti hanno la percezione che il loro coetaneo alla guida non sia nelle condizioni ottimali, eppure salgono lo stesso.
Ciò che emerge secondo la psicologa è anche una conoscenza del codice stradale scarsa o nulla mentre c’è l’autoconsapevolezza di guidare in modo responsabile, anche se il 26,9% si mette in auto in modo distratto e rischioso.
E’ un problema che quindi va continuamente monitorato e su cui va posta continuamente attenzione. Ecco da qui l’importanza di una maggiore e continua prevenzione nella scuola, quale importante agenzia di socializzazione degli adolescenti. Sarebbe opportuna però anche la prevenzione nei locali che i ragazzi frequentano, anch’essi molto responsabili di questo fenomeno.
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