Con il termine di Bigoressia (terminecomposto dall’inglese big “di grandi dimensioni, grosso” e oressia dal greco óreksis “senso dell’appetito”), Vigoressia o “Sindrome di Adone”, si intende la tendenza ossessiva ad avere un fisico perfetto.
Si tratta di una vera e propria dismorfia muscolare, ovvero una preoccupazione cronica di non essere sufficientemente muscolosi associata a una percezione distorta delle reali caratteristiche fisiche. Le persone che soffrono di tale disturbo sono principalmente uomini (ma è in aumento anche nelle donne) e sono alla ricerca perenne di un fisico assolutamente perfetto, tonico, muscoloso e atletico, inoltre sono eccessivamente critici e intolleranti verso qualsiasi minima imperfezione corporea.
La vigoressia fu descritta per la prima volta nel 1993 quando Pope, Katz e Hudson descrissero una condizione che definirono “anoressia reverse” in una popolazione di body builder di sesso maschile.
I pazienti descritti nello studio, nonostante fossero molto muscolosi, erano convinti di apparire esili e deboli.
La persona vigoressica sperimenta una costante insoddisfazione verso il proprio aspetto fisico, ha una forte paura di restare priva dei propri muscoli e del proprio stato di perfetta forma.
A tali convinzioni seguono delle condotte auto-punitive, come ad esempio:
- sottoporsi a sessioni di esercizi in palestra lunghe e faticose,
- seguire delle diete molto rigide.
Inoltre, a questi comportamenti si associa spesso l’uso (e abuso) di integratori alimentari (sostanze presenti nel cibo che vengono selezionate e prodotte a livello industriale sotto forma di capsule, pasticche, bustine, ecc.. al fine di facilitare la copertura del nostro fabbisogno giornaliero) e, nei casi più estremi, di steroidi anabolizzanti (sostanze sintetiche che hanno degli effetti simili a quelli degli ormoni sessuali maschili inducendo un aumento della massa muscolare).
Un altro aspetto importante di questo disturbo è che la vigoressia può diventare una vera e propria dipendenza tanto da compromettere le diverse aree di funzionamento dell’individuo come quella fisica, sociale, lavorativa ed economica: i soggetti affetti da vigoressia infatti possono allenarsi per più di due ore al giorno, talvolta sacrificando importanti impegni sociali, e compromettendo la loro salute fisica.
Quali persone ne vengono colpite maggiormente?
I soggetti più a rischio sono donne e uomini oltre i trent’anni, ossessionati dal proprio corpo e intenzionati a fare tutto ciò che è possibile per aumentare la propria massa muscolare. Chi ne soffre in realtà cerca di combattere un senso di incertezza agendo sull’unico ambito in cui può intervenire sperimentando un senso di controllo: l’aspetto fisico.
Quali sono le conseguenze psicologiche?
Dal punto di vista psicologico la vigoressia fa sì che la ricerca spasmodica del proprio corpo come asciutto e muscoloso venga accompagnata da una conseguente insoddisfazione cronica per quello che è il proprio aspetto fisico, accompagnato da un’ossessiva paura di perdere gli obiettivi raggiunti nella forma fisica.
Ecco perché il vigoressico passa la maggior parte del tempo a cercare di mantenere quel tono muscolare perfetto raggiunto con anni di sacrifici e rinunce.
Insoddisfazione, ansia e perdita di autostima (derivati dalla convinzione di essere sempre poco muscolosi) spingono i vigoressici ad allenarsi in continuazione nell’intento di aumentare la massa muscolare e annientare la massa grassa, a seguire diete squilibrate (alimentazione iperproteica) e a utilizzare di integratori di vario tipo fino ad arrivare all’utilizzo di farmaci anabolizzanti.
L’aspetto fisico diventa un ossessione: non è importante sentirsi bene ma vedersi bene.
Che differenza c’è tra Anoressia e Vigoressia?
La vigoressia viene anche definita “anoressia inversa”.
La persona anoressica si vede grassa nonostante la sua fisicità sia minima, mentre la persona vigoressica si vede piccola, esile e debole ed è proprio in questa fragilità fisica che vede la propria debolezza.
Quali sono i campanelli di allarme?
- Avere un’immagine del proprio corpo come troppo esile e debole
- Guardarsi continuamente allo specchio
- Mancare a eventi sociali, saltare il lavoro e cancellare i piani con la famiglia e gli amici per allenarsi
- Non essere soddisfatti della massa muscolare del proprio corpo
- Mantenere di una dieta rigorosa ad alto contenuto di proteine e a ridotto contenuto di carboidrati e grassi
- Utilizzare una quantità eccessiva di integratori alimentari
- Uso (e abuso) di steroidi
- Allenarsi nonostante la stanchezza
- Mantenere modalità di allenamento estreme
Per concludere
I modelli culturali di bellezza e prestazione fisica nei contesti sportivi e non, giocano sicuramente un ruolo molto importante nello sviluppo della vigoressia.
Se poi alla base troviamo un senso di inadeguatezza e la paura di fallire, ci si convince di poter risolvere le proprie fragilità costruendosi una fisicità imponente in palestra così come a tavola.
E’ un gioco altamente pericoloso che dà l’illusione che un giorno potremo essere felici col nostro nuovo e perfetto corpo.
La cosa più difficile è far comprendere a chi soffre di vigoressia che questi eccessi sono il sintomo di una profonda insicurezza.
In genere essi non riconoscono il loro disturbo in quanto tale e non si rivolgono a uno specialista affinché li possa aiutare.
Un percorso di psicoterapia risulta invece di grandissimo aiuto in questi casi, ma a volte non basta e bisogna ricorrere a un’equipe con diverse figure professionali (psicologo,medico, nutrizionista) che possano cooperare per il riequilibrio corpo-mente del paziente.
Per un approfondimento:
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