Spesso in studio mi capita di ricevere domande sulla sessualità e di ascoltare le principali bugie che ci raccontiamo sul sesso. Vediamone alcune insieme:
- Il sesso è un istinto legato alla riproduzione. Certo, la biologia è importante e c’è sicuramente una componete molto forte nella spinta alla sessualità. Ma siamo esseri umani, non animali. E dunque, sebbene in noi vi sia una quota di “genetica” che spinge verso la riproduzione per la conservazione della specie, è certo che per noi la sessualità sia anche legata ad altri aspetti, come quello ludico e relazionale , di non minore importanza. Questi aspetti sono quelli che ci fanno provare il desiderio di sperimentare nuove modalità di intimità col nostro partner e che ci fanno venire voglia di comunicare con lui con quel linguaggio unico e speciale che fa parte della nostra coppia e solo di quella. Nulla a che vedere con il mero istinto riproduttivo insomma.
- Il sesso è semplice e naturale: dovremmo sapere come farlo. Quotidianamente mi sento ripetere questa frase in studio, soprattutto detta da chi ha un disturbo sessuale o di chi ne è il partner. Il fatto che la sessualità abbia una forte componente istintiva, mossa dal più profondo istinto di sopravvivenza, non significa che io sappia trovare un’intesa perfetta con un nuovo partner o che non possa avere problemi di sorta. La sessualità è una “danza a due” e ogni persona “balla” in modo diverso: non esistono regole standard, a meno di non trattarla come mera aerobica. Ogni persona è diversa e va conosciuta, affinando l’intesa volta dopo volta.
- Le donne preferiscono una sessualità dolce ricca di coccole, gli uomini invece una impetuosa e rude. Ma chi l’ha detto? Esistono donne con una passionalità più irruente che preferiscono saltare i preliminari a piè pari e uomini che impiegano molte più energie nei preliminari e in una sessualità dolce e profondamente relazionale. Come detto sopra non esiste un manuale di istruzioni: ogni persona è a sé e dunque le generalizzazioni appaiono tanto stupide quanto insensate.
- Gli uomini per natura (a causa del testosterone che producono) hanno più desiderio sessuale delle donne. Ecco un’altra di quelle generalizzazioni senza fondamento che fa paio con la precedente. L’ormone che regola il desiderio è effettivamente il testosterone, sia per l’uomo che per la donna. Il testosterone è prodotto dai testicoli nell’uomo e dalle ovaie nelle donne, e in minima parte, dalla corteccia surrenale di entrambi. E’ vero che le donne hanno in genere un tasso più basso di testosterone rispetto a quello degli uomini, ma questo implica un minor desiderio sessuale? Non per forza! Il corpo femminile è molto più sensibile al testosterone del corpo maschile e quindi la differenza viene compensata. Educazione, cultura, tabù sociali e religiosi, ecc influenzano il desiderio sessuale sia di uomini che donne, creando tra le persone differenze nell’espressione del desiderio sessuale molto più di quanto fa il testosterone. Esistono infatti molte coppie ove è la donna ad avere maggior desiderio rispetto all’uomo.
- Il sesso è spontaneo. Spesso mi sento dire che il sesso migliore è quello che semplicemente accade, spontaneamente e inaspettatamente. In realtà, il sesso raramente accade e basta. Anche se non se ne parla e non viene programmato a tavolino, questo non significa che i partner non stiano pensando alla loro intimità, chiedendosi quando lo faranno e come sarà. E se è vero che “programmare a tavolino” può non essere estremamente eccitante se visto nell’ottica di “timbrare il cartellino”, come accade per molte coppie nel weekend, è vero anche che cambiando prospettiva, ritagliarsi del tempo per la coppia giornalmente (o quasi) per vivere la propria intimità liberamente, senza l’obbligo di arrivare necessariamente al rapporto completo, può far aumentare le fantasie nell’attesa dell’incontro e favorire la complicità.
- Più è meglio. “Dottoressa è vero che un uomo più dotato dà più piacere alla propria partner?” oppure “Mi sono impegnato perchè il rapporto durasse tantissimo, perchè più dura più lei prova piacere” ed ancora “Ho fatto preliminari lunghissimi così da darle più piacere”. Dimensioni più grandi, sesso più frequente, partner che dura più a lungo. Tutto “più”. Ma siete così sicuri che questo “più” sia davvero utile a migliorare la vostra sessualità e dare davvero piacere alla vostra partner? La domanda è al femminile perchè per la stragrande maggioranza dei casi il “fattore più” riguarda maggiormente gli uomini che non le donne. Sono loro quelli di norma preoccupati di avere una migliore prestazione. Ma il sesso non è una gara e, come detto sopra, non sono certo le dimensioni a far provare un orgasmo ad una donna, nè la durata della prestazione o dei preliminari a sfinimento. La sessualità è qualcosa di ben più complesso e articolato di una sessione di aerobica ed è bene smettersi di concentrarsi su queste idiozie e concentrarsi invece sulla propria partner, sul conoscerla, sul giocare con lei, sul trovare il giusto linguaggio per comprendersi e comunicare ad un livello intimo e profondo.
- Ci sono un modo giusto e un modo sbagliato per fare sesso, di baciare, di… Diciamo la verità, non c’è nessuna regola (a parte essere adulti e consenzienti) per fare sesso in modo sano e divertente. Nessuna. Ognuno deve trovare quello che gli piace e che funziona per lui. Nessuno dovrebbe sentirsi inadeguato o obbligato a fare sesso in un certo modo o in certe circostanze solo perché lo fanno gli altri.
- Usare qualcosa di artificiale nel sesso è innaturale ed è sintomo di qualche problema. Il sesso ha una componente ludica che è ciò che lo rende divertente e giocoso. E’ vero, si può fare sesso anche senza sex toys, lubrificanti, video hard e via dicendo, ma non c’è nulla di male a farne uso, e usarli non significa affatto che senza il sesso non funzionerebbe. Questo tipo di “giochi per adulti” può essere utile per favorire complicità e stimolare la fantasia sessuale, mettendo nella coppia un po’ di pepe. L’importante è non esagerare e non farla diventare una condizione indispensabile per poter vivere la sessualità.
- Masturbarsi è cosa da teenager, da single o da pervertiti. L’autoerotismo maschile è socialmente più accettato rispetto a quello femminile, ma entrambi sono comportamenti sani, che fanno parte della sessualità di single e non, e non rappresentano un comportamento immaturo o da pervertiti. Tutt’altro. L’autoerotismo permette ad ognuno di conoscersi meglio, imparare a capire cosa gli piace e cosa no e acquisire una consapevolezza utile a poter vivere più serenamente e con soddisfazione la sessualità in coppia. Diviene un comportamento poco sano solo quando rappresenta l’unica modalità di vivere la sessualità pur avendo una relazione stabile: quando una persona pur potendo vivere una sessualità completa col proprio partner sceglie di viverla esclusivamente in autonomia attraverso l’autoerotismo, ciò può essere sintomo di un disagio, come capita ad esempio nella pornodipendenza, e come tale va indagato e, nel caso, affrontato.
- L’erezione deve necessariamente verificarsi ogni volta che è possibile un rapporto sessuale. Questo mito è purtroppo presente in modo forte sia negli uomini che nelle donne. Ed è totalmente falso. Gli uomini non sono robot azionati a comando. L‘erezione è il secondo passaggio del ciclo di risposta sessuale maschile che segue all’eccitazione, ovvero il momento in cui, a seguito di una stimolazione fisica o mentale, il pene inizia ad aumentare il suo volume; nel caso in cui sia assente l’eccitazione – per condizioni soggettive (stato di stress o di umore negativo), legate al partner (stato di conflitto, scarsa attrazione fisica) o situazionali (i parenti in visita dormono in salotto) – l’erezione avrà difficoltà a manifestarsi.
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